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Diabolik - La lunga notte
4 su 5
di Andrea Carlo Cappi - disegni di Giuseppe Palumbo
Alacràn edizioni, 2006
Nicoletta Vallorani. Segno, Corpo e Mondo
Nicoletta Vallorani, marchigiana da tempo residente a Milano, è scrittrice, traduttrice e insegnante. Tra i suoi romanzi, molti dei quali tradotti all’estero: “Il cuore finto di DR”, con il quale ha vinto il premio Urania (Mondadori Urania, 1993), “Dentro la notte, e ciao” (Granata Press, 1995), “La fidanzata di Zorro” (Marcos y Marcos, 1996), “Cuore meticcio” (Marcos y Marcos, 1998), “Le sorelle sciacallo” (DeriveApprodi, 1999), “Come una balena” (Salani, 2000), “Eva” (Einaudi, 2002), “Visto dal cielo” (Einaudi, 2004)
Leggi[2] I vedovi neri tessono la rete
Ancora un tributo alla narrativa di genere
LeggiCity on Fire/Reservoir Dogs
Il film che ha ispirato l'esordio di Tarantino alla regia a confronto con il suo "doppio": pistole e tradimenti s'incrociano in traiettorie diverse.
Istruzioni per l'uso: La natura particolare della rubrica, interessata all’esplorazione più che alla suggestione, ne determinerà un taglio volutamente esplicito nei confronti delle trame parallele, di cui spesso verranno rivelate sequenze chiave anche a scapito di coloro che non conoscono ancora le pellicole in questione
Roberto Benigni e la satira sociale
L'altra faccia del noir
LeggiLa notte che ho lasciato Alex
4 su 5
di Hughes Pagan
Meridiano Zero, 2005
Presentazione
Talvolta, al crepuscolo, le nebbie grigie si sono diradate per consentirmi fuggevoli sguardi su luoghi al di là dell’orizzonte; e talvolta, di notte, le acque profonde si sono fatte più chiare e fosforescenti per farmi scrutare nel loro letto. E quei brevi sguardi mi hanno rivelato non solo cose che esistono davvero, ma anche altre che potrebbero esistere, e altre ancora che esistettero una volta: perché l’oceano è più vecchio delle montagne, e trabocca delle memorie e dei sogni del tempo. (H.P.Lovecraft – La nave bianca)
Leggi[18] Provaci ancora Prof
L’ironia che circola con sovrana leggerezza nella pagina scritta, nello sceneggiato si risolve troppo spesso in fatuità, in compiaciuta gigioneria degli attori
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