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Onofrio Catacchio
Era chino che disegnava pizzini con una matita blu. Li spediva nella rete per lanciare messaggi interpretabili in più modi, un linguaggio cifrato che si chiama alle volte disegno, altre fumetto, illustrazione, scarabocchio, capolavoro. Ma siamo venuti a capo di tutto questo torchiandolo di domande. Onofrio Catacchio ha sceneggiato e illustrato le storie dell’ispettore Coliandro, tratto da soggetti di Carlo Lucarelli. Dal 1995 ha disegnato episodi di Nathan Never. Ha scritto Progenie d’inferno disegnato da Andrea Accardi; sceneggiato e disegnato La ballata del corazza di Wu Ming 2. Nel 2009 collabora con la Marvel USA. Con Luigi Bernardi ha realizzato il graphic novel Fantomax, non temerai altro male. Ha scritto e disegnato La Mano Nera. Disegna due episodi del pluripremiato Mercurio Loi, scritto da Alessandro Bilotta. Ha scritto e disegnato la graphic biography Pollock Confidential. Insegna Arte del Fumetto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Leggi2007. 2° classificato
Quando quel momento arrivò, si sedette accanto al ragazzo mentre lei esplodeva in un pianto gonfio di dolore e si torceva su se stessa strappandosi i capelli.
– Chiama i carabinieri – le disse senza trovare il coraggio di guardarla negli occhi, – io aspetto qui
Brivido breve: Campione di tiro
Mai dire a un uomo che si chiama Cecco che è un piccolo uomo, potrebbe trasformarsi in Cecchino
LeggiMario Spezi. Scrivere in coppia con Douglas Preston The Monster of Florence
Il vero lavoro dell’autore, ma soprattutto dell’editore, in America comincia quando il libro è stampato. Se Grand Central Publishing (come ora si chiama Warner Books) ha pagato perché alle entrate di migliaia di librerie ci siano scaffali interi con The Monster, non ha trascurato di inviare una copia in anticipo al più sperduto giornale della più sperduta provincia americana
Leggi[16] Spaghetti Bond
L’occasione del tour italiano di Raymond Benson, l’inizio della ristampa cronologica dei suoi romanzi apocrifi con l’agente 007, l’annuncio di un nuovo film della serie ci offrono l’occasione per un salto in videoteca e negli archivi del cinema italiano per scoprire un prolifico filone che, negli anni ’60, attinse a piene mani dalla fortuna cinematografica di James Bond
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