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023 Facce d'angeli senza nome
La Parigi notturna, la solitudine interiore del protagonista espressa nei silenzi, le lunghe sequenze degli interni del suo appartamento rotte sol oda rumori banali, consueti. Poi c’era l’atmosfera dei night, il rapporto con gli altri del Milieu, con la pianista di colore giocato su sguardi e silenzi
LeggiBrivido breve: Il professore
Solo un anonimo professore di liceo
Leggi021 Pietrafredda: Storie e visi del milieu
Taxisti, scaricatori, con i maghrebbini era come fare un incontro a ogni allenamento. Poi si usciva. Birra per noi, ZamZam cola per gli islamici, kebab, musica, les Boites de Nuit, inevitabilmente le nanas…. Ma ho visto e conosciuto realtà diverse da quelle che trovavo qui in Italia. Al tempo stesso c’erano alcuni dei miei miti che s’incrociavano a Parigi. Il Polar francese, la mala, i vecchi film in bianco e nero
LeggiSe telefonando, intervista a Gianni Barbacetto
Gianni Barbacetto è nato a Milano da genitori friulani ed è cresciuto a Quarto Oggiaro. Laureato in Filosofia, ha cominciato a lavorare in radio (Radio Milano Libera, Radio Città, Radio Rai), ha collaborato a Linus e a tante altre testate. Ha lavorato al Mondo, all'Europeo, a Diario. Ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, “Annozero” (Raidue). Ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di “Blu notte”. Oggi scrive su Repubblica, il Venerdì, l'Unità, Io Donna, GQ. É direttore di Omicron (l'Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e, appena può, suona la batteria con gli amici nel suo gruppo, i Pistols. Ha pubblicato vari libri-inchiesta, tra cui ricordiamo: “Il grande vecchio” (Baldini & Castoldi, 1993), sui misteri italiani da piazza Fontana alla P2 fino a Gladio, “Campioni d’Italia” (Marco Tropea Editore, 2002), un inedito campionario della politica, dell'imprenditoria, della vita del nostro Paese. “Mani pulite - La vera storia” (Editori Riuniti 2002, Chiarelettere 2009, con Peter Gomez e Marco Travaglio: la storia politica dell'Italia tra il 1992 e il 2001. Ha curato inoltre il “Dossier Dell'Utri” (Kaos, 2005), la storia di una “relazione pericolosa” tra Milano e Palermo, “Il guastafeste” (Ponte alla grazie, 2008), libro-intervista ad Antonio Di Pietro e “Se telefonando” (Melampo 2009), sulle “intercettazioni che non leggerete mai più”
LeggiLoriano Macchiavelli. Sulla nascita del poliziesco italiano
L’idea di base era che le storie affondassero nella contemporaneità del nostro mondo, della nostra società. Fino a quel momento molti autori erano costretti a rifarsi a modelli stranieri, firmare con pseudonimo e tentare imitazioni della letteratura anglosassone e francese
Leggi2 brividi brevi fuori stagione
Più si avvicinava a casa e più si sentiva infuriato. Salì le scale di corsa, infilò la chiave, entrò. Tutto buio, solo l’albero acceso
LeggiAncora 9 nuovi casi per l'improbabile commissario Max
La prima cosa che l’improbabile commissario Max avvertì entrando nell’appartamento del delitto, fu la mancanza di alcuni oggetti di inestimabile valore: un tostapane a fiato, tracce di forfora appartenute al toupé dell’uomo di Neanderthal e 1 kg. di zucchine
LeggiRoberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti
Questi Fantasmi... 17 Storie di Luoghi e Spettri Napoletani
4 su 5
a cura di Giuseppe Cozzolino
Boopen, 2009
Danilo Arona e le follie dei venti
Danilo Arona, alessandrino, classe 1950, è scrittore, giornalista, chitarrista, critico cinematografico e letterario. Oltre a svariati articoli e a vari saggi sul cinema (data l’immensità del repertorio, ne citiamo solo alcuni: "Guida al fantacinema" per Gammalibri, "Guida al cinema horror" per Ripostes, "Vien di notte l’Uomo Nero – Il cinema di Stephen King" per Falsopiano, "Satana ti vuole" Corbaccio, "Possessione mediatica" Marco Tropea Editore), ha inoltre scritto numerosi romanzi, tra cui La croce sulle labbra (Segretissimo di Giugno 2008 n. 1540, Mondadori Editore), Santanta (Perdisapop), Melissa Parker e l’incendio perfetto (Dino Audino Editore) e raccolte di racconti, tra cui Ancora il vento piange Mary (Phasar Edizioni). É oggi membro del gruppo che organizza l'iniziativa alessandrina Equi-Libri, rassegna multimediale e itinerante di musica, libri e altro, coordinata da Enzo Macrì e Angelo Marenzana
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