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La Sindrome di Jaele
Racconto di Stelvio Mestrovich
Dal 29 maggio 2008 abbiamo publlicato, un capitolo al giorno, il romanzo La Sindrome di Jaele con protagonista l'ispettore Giangiorgio Tartini, creato da Stelvio Mestrovich.
Oggi questo romanzo è diventato un libro cartaceo edito da Kimerik.
Di conseguenza il romanzo è stato eliminato dalla nostra rivista nel luglio 2009. Abbiamo lasciato il primo capitolo in qualità di anteprima e incipit del romanzo che troverete in libreria o presso la casa editrice www.kimerik.it.
Buona lettura
Linea 23 Rosso
Racconto di Stelvio Mestrovich
partenza da Piazzale Verdi ore 8,02
data di un giorno qualsiasi
12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta
La data dell'attentato di Piazza Fontana, a Milano, ha rappresentato un punto di non ritorno per la storia dell'intera nazionale. Inaugurata così la stagione delle stragi e della strategia della tensione, ne seguono (ormai) decenni di piste investigative, gruppi eversivi, personaggi controversi e l'ombra straniera che grava sulla politica (e sulla vita) di una repubblica
LeggiIl giorno in cui Gabriel scoprì di chiamarsi Miguel Angel
3 su 5
di Massimo Carlotto
Edizioni El , 2005
Andrea Ferrari, Milano A. Brandelli
"La Circonvallazione era crudele e nascondeva dentro se stessa tutta l'essenza morale della città. Attiva e degna di giorno, lasciva e trasudante morte di notte. Un amore chiamato Milano."
LeggiHemingway, The Killers
Un racconto scritto nel 1927 mette radici nella storia letteraria americana gettando le basi di quella che sarà la scuola hard-boiled
LeggiHomo Interrogans, Maschere
Per la prima volta ospite della nostra rubrica l'autore di una raccolta di racconti, alla ricerca delle maschere che ogni giorno fanno parte del nostro quotidiano
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Ho i miei rituali: lo stesso bar, lo stesso lavasecco, la stessa tabaccheria, la stessa edicola, lo stesso benzinaio. Mi perdo ogni volta che c’è il giorno di chiusura. Un amico mi ha definita più abitudinaria di un serial killer
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Tedesco, di Colonia. Prossimo al giro di boa dei cinquant’anni. Ben portati, però. Anni che striano appena la chioma bionda, folta e mossa. Che imprimono qualche ruga, ora pensosa ora ironica. Una barba leggera, spruzzata di grigio sul mento, gli incornicia la piega sicura delle labbra. Lo sguardo è accattivante. Presumo faccia presa sulle donne
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