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Giuseppe Genna
Ogni testo che scrivo è una domanda generale a cui non riesco a dare risposta e che offro ai lettori, i quali sono spesso abituati a ricevere piuttosto risposte dai romanzi. Per questo mi piacerebbe percorrere tutto lo spettro delle forme e delle poetiche tradizionali: mi piacerebbe dare agli altri risate e meditazioni, esattamente come accade nella vita quando non scrivo
LeggiFrank Schätzing. Il diavolo nella cattedrale
Tedesco, di Colonia. Prossimo al giro di boa dei cinquant’anni. Ben portati, però. Anni che striano appena la chioma bionda, folta e mossa. Che imprimono qualche ruga, ora pensosa ora ironica. Una barba leggera, spruzzata di grigio sul mento, gli incornicia la piega sicura delle labbra. Lo sguardo è accattivante. Presumo faccia presa sulle donne
LeggiQuanto sono cattivi gli uomini
A vent’anni di distanza dalla morte di Jean Genet, avvenuta in una camera d’albergo a Parigi nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1986 (l’ora e il giorno non sono certi in quanto non è mai stata effettuata un’autopsia, ed è come se lui avesse voluto conservare fino alla fine la sua divina ambiguità) mi vengono alla mente alcune riflessioni e un paio di interrogativi
LeggiDentro e Fuorilegge 00 - Presentazione
Black Jack
una bandiera che svolazza nella storia alla ricerca di banditi fuorilegge pirati e briganti
[15] Segretissimo Italiano (10). Andrea Santini
L’avventura del romanzo italiano nella collana Segretissimo inizia nel 1984 con il titolo: A volo di Falco. L’autore: Andrea Santini
Leggi[35] Gotico Padano. Ritratto di famiglia in un inferno
Nella tipica tavolata veneta dei nostri giorni si riconoscono il nonno spacciatore, il padrone di casa, fintosi malato grave per assumere l’amante come badante, e la nipotina alcolizzata. Assenti i tre zii, appena arrestati per rapina. Fra gli argomenti di conversazione l’amico Ultrabianco, rinviato a giudizio per riduzione in schiavitù dei dipendenti extracomunitari
Leggi[5] Noi saremo tutto. Spiazzare tutto e tutti
What’s up, folks? Proprio quando magari cominciavate a sperare che il vostro lupo mannaro si fosse eclissato definitivamente, eccolo che rispunta fuori al sorgere della luna nera, artigli, zanne e computer al veleno.
Due parole di spiegazione sulla mia stasi criogenica.
Dall’ultima visione dal limite (“Donnie Darko”), sono rimasto in immersione non profonda ma abissale lavorando albe, notti e week-end a, you guessed it!, “Magdeburg 2/La Furia”. Si tratta del libro centrale della mia famigerata trilogia ambientata nella doppiamente famigerata “Guerra dei Trent’Anni”. Well, it’s done. Se con “L’Eretico” ve la siete spassata al primo cerchio dell’inferno, con “La Furia” si va dritti al sesto cerchio. Più giù di lì c’è solamente il settimo cerchio, con Satana in persona. But that’s another story...
Come sapete, preferisco non anticipare troppo. “La Furia” è comunque il lavoro più complesso in assoluto che abbia mai affrontato in ormai venticinque anni (Ack!...) di avventure nell’immaginario. Botti, spari, duelli, crudeltà, complotti, demenza, intrigo, insomma c’è n’è di ogni. “Magdeburg 2/La Furia” arriva in libreria alla fine di Aprile 2006, Corbaccio Editore.
Ringrazio tutti voi per la pazienza allo sproloquio. In particolare, per il loro sostegno non-stop durante questi mesi in trincea, Stefano di Marino, Gianfranco Nerozzi, Mauro Smocovich, Marina Belli, Fabio Novel. Hey, guys, you’re the best!
Il Commissario nella tartufaia
4 su 5
di Pierre Magnan
Robin Edizioni