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“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
LeggiPioggia nella notte
3 su 5
di Hillary Waugh
The Night It Rained, 1961, Mondadori, 2011
61. Profili: Steven Seagal
Nella galleria di attori marziali che sono stati protagonisti del cinema di genere statunitense degli anni Novanta un nome come Seagal non poteva mancare
Leggi2008. 1° classificato
L’accusa, la solita, era di associazione a delinquere di stampo mafioso, corredata da una sfilza di omicidi aggravati da crudeltà così fantasiosamente efferate che sarebbero bastate a tenerli dentro per tre ere geologiche. E questo ci poteva pure stare. Se fai l’impiegato alle poste magari non ti capita, ma se di mestiere fai il mafioso e nella vita vai in giro a coprire di calce viva i tuoi nemici, quando ancora non sono cadaveri, qualche nottata in prigione la metti in conto...
Leggi60. Due libri contagiosi
Che i libri "contagino" i lettori è verità antica, ma ci sono casi in cui si può parlare addirittura di un vero contagio virale, che abbia effetti anche sul corpo oltre che nella mente. Ecco due casi eclatanti
LeggiIl Diacono: intervista ad Andrea G. Colombo
Andrea G. Colombo è nato nel 1968 a Legnano. Ha diretto la rivista “HorrorMania” e ora segue il sito horror.it. Numerosi suoi racconti sono apparsi nella collana Mondadori “Segretissimo”. L’abbiamo intervistato su “Il Diacono” (edito da Gargoyle Books) suo primo romanzo.
LeggiLuna Park
Dalla Cecenia a Coney Island: l'odissea nella Storia di Alex Strelnikov
LeggiCicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Il fioraio di Perón
Per capire una realtà non si possono leggere solo libri. Devi calarti in un contesto, parlare la lingua che si parla per strada, respirare l'aria di una città, percorrerne i viali, montare sugli autobus, discendere nella metropolitana, stazionare nei bar, partecipare agli eventi culturali, andare nelle manifestazioni di piazza. Poi è importante parlare con testimoni chiave di un'epoca, infilarsi nelle loro case, registrare e sbobinare.
LeggiPentamerone barbaricino
Un paesino della Barbagia è il sottofondo per la messa in atto di una rapina, ma, come spesso succede nella vita, l’imprevisto e l’imbroglio sconquassano i piani. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in quattro: i rapinatori Tinteri e Cadena, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa. Passano le ore e, mentre il mondo esterno si dimostra sempre più indifferente al fatto, nei cinque giorni di “assedio” i protagonisti si confessano: i “banditi” narrano di pastorizia, faide e sangue, la donna di mistero e satanismi.
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