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Umberto Lenzi
In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo "Il Clan dei Miserabili" abbiamo intervistato uno dei maestri del film poliziesco all'italiana, regista di “Milano odia: la polizia non può sparare” (1974), “Roma a mano armata” (1976) e “Napoli violenta” (1976)
LeggiAssassini per caso. Luci e ombre del delitto di Perugia
4 su 5
di Luciano Garofano, Paul Russell e Graham Johnson
Rizzoli, 2010
Il misterioso caso di Maria Roget di Guido Sgardoli e Edgar Allan Poe
Dopo aver risolto I delitti della Rue Morgue, Dupin viene interpellato dalla polizia che brancola nel buio davanti al caso del ritrovamento del cadavere di una giovane donna nella Senna
Leggi4 coltelli per 40 coltellate. La formula del perfetto raptus omicida
Il titolo sembra quello di un film inedito postumo del registra del brivido Alfred Hitchcock, o l’ennesimo titolo del nuovo libro del più quotato scrittore di thriller. Invece siamo dinanzi a un dato estrapolato da una indagine di polizia giudiziaria di un caso vero di omicidio. Come al solito la realtà è molto più brutale e violenta della fantasia. Questo è real crime
Leggi[107] SERBIA - Zoran Živković
Zoran Živković, Il Grande Manoscritto, Milano, Editori Associati, 2013, “TEA – Narrativa Tea”, (ed. or.: Nađi me, 2012; trad.: Jelena Mirković e Elisabetta Boscolo Gnolo).
LeggiIl male relativo
5 su 5
di Stefano Caso
GoWare, 2014
I Gialli di Coccole Books
Una nuova collana di Gialli dedicata ai più piccoli
LeggiL’anima thriller del Gabibbo
Io sono dalla parte dei buoni. Dunque sto con chi gli assassini li trova e li rende inoffensivi. Perché lo scontro sia coinvolgente, però, disegno gli assassini con cura, dando loro la stessa capacità dell’antagonista, l’indagatore. O in questo caso, della rabdomante
Leggi[106] SCOZIA Ian Rankin
Ian Rankin, Corpi nella nebbia, Milano, Longanesi & C., 2013, “La Gaja Scienza”, n. 1110 (ed. or.: Standing in Another Man’s Grave, 2012; trad.: Alberto Pezzotta).
LeggiMarilù Oliva
In un momento sociale in cui le donne tra di loro faticano a fare rete e in cui, in generale, vengono oggettivizzate e infamate appena muovono un dito, in cui sono declassate o sottopagate — e il gender pay gap è uno solo dei livelli di misurazione delle discriminazioni –, in cui non hanno voce in capitolo nelle alte sfere politiche e dirigenziali, in un paese in cui la fanno da padrone il clientelismo e i favoritismi, una donna che si rimbocca le maniche e lavora onestamente perché ha deciso che vuole fare della scrittura il perno della sua vita, verrà facilmente criticata. In questo caso “arrivismo” è il termine che i mediocri usano al posto di “ambizione”: perché la donna, se ambiziosa, è elemento di disturbo, soprattutto quando fa un po’ di strada
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