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Jolanda Marchegiani
Quarant'otto anni suonati, separata da tre senza figli, titolare, insieme al cugino Johnny (gay) dell'agenzia investigativa "L'occhio di Sherlock Holmes"...
LeggiMorto due volte
4 su 5
di Marco Schiavone, Tito Faraci, Marco Vichi, Werther Dell'Edera
Guanda, 2010
Finale del Premio Azzeccagarbugli
La Giuria Popolare, composta da 100 persone del mondo dell’imprenditoria, della scuola, delle biblioteche, dello sport e della società civile, ha determinato il vincitore del Premio
Leggi49. Il bizzarro mondo di Cornelio 2
Seconda ed ultima parte dello speciale dedicato alla miniserie a fumetti più densa di bibliofilia (e bibliofollia) che esista: in attesa dell'imminente uscita del numero speciale
LeggiAlessandro Cartoni, Io sono la nemesi
Io sono la nemesi, trova la sua collocazione in quella zona franca a metà tra il noir e il racconto di costume. Storie di vendetta (o castigo) o semplicemente storie di eroi fragili e psicotici in collisione col mondo, questa raccolta vuole essere anche un’autobiografia indiretta dei nostri tempi e del nostro paese, sempre più assediato dalla fragilità individuale e dagli imperativi dell’industria del divertimento
Leggi‘Ndrangheta. Le radici dell’odio
5 su 5
di Antonio Nicaso
Aliberti, 2010
Emiliano Longobardi, da Azuni a Rusty Dogs
Emiliano Longobardi, trentotto anni, sassarese, è libraio e sceneggiatore. Come sceneggiatore ha esordito con Xiola - Primo sangue (coscritto con Antonio Solinas, disegni di Werther Dell'Edera). Ha pubblicato per “Mono” (Tunuè , disegni di Werther Dell’Edera, Elena Casagrande e Gianfranco Giardina), “Killer Elite” n.2 (Alessandro Bottero Edizioni, disegni di Andrea Del Campo e Gianfranco Giardina) e su Donnell&Grace - Blue lights (IDEAcomics, disegni di Massimo Dall’Oglio).
Attualmente scrive "Rusty Dogs" (http://rusty-dogs.blogspot.com
Premio Camaiore, gran finale
Tutti i video della serata finale di Camaiore, svoltasi al Teatro dell’Olivo di Camaiore, dove la giuria popolare ha assegnato a Marco Vichi ventisette voti contro i diciannove andati a Marilù Oliva con “Repetita” (Perdisa) ed i quattro assegnati a Elisabetta Bucciarelli con “Io ti perdono” (Kowalski).
Leggi39. Gazzetta Marziale 20. Le furie umane
Un caposaldo del cinema marziale segna il raggiungimento della metà dell'opera che sta dando finalmente la giusta luce al "gongfupian"
LeggiPresentazione. Figli di un paradosso assassino
Come sono i sogni di un assassino? E come sarebbero quelli dell’innocente che sa che il giorno dopo sul proprio cammino incontrerà il suo aguzzino. Se potessimo rispondere a tutte queste domande non ci sarebbe più sangue versato e impunito lasciato libero. Non ci sarebbero più vittime innocenti e colpevoli cui dare un nome
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