Denis Pitter
Venoir
di Redazione
venerdì 14 gennaio 2011
Trame sottili come lame, che si insinuano nelle crepe dei muri
e in quelle del cuore, sconvolgendo ogni certezza e restituendo
l’immagine di una città in cui il male scorre fluido, avvolgente,
tenacemente avvinghiato alle pietre e alle persone che le abitano