Si farà un film sul delitto Casati che 40 anni fa fece parlare tutta l'Italia.
La Ares Film ha acquisito i diritti cinematografici.
Il film sarà tratto dalla biografia La marchesa Casati edita da Edizioni Anordest. Ancora non è stato definito il regista che si occuperà di portare sul grande schermo uno degli scandali più controversi, un delitto passionale dai contorni morbosi che vide coinvolto il marchese Casati, la moglie e l'amante di lei.
Il Fatto: Il 30 agosto 1970, nella residenza romana del marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, vennero trovati morti il marchese, di 43 anni, la moglie Anna Fallarino, di 41 anni, e l'amante della marchesa, il giovane Massimo Minorenti, di 25 anni. Dopo una breve ricognizione della polizia, fu chiaro che il marchese aveva ucciso a colpi di fucile da caccia i due amanti e poi si era suicidato. All'inizio, sembrò il classico dramma della gelosia, ma subito dopo emerse una realtà torbida e difficilmente spiegabile: il marchese era solito offrire la propria bella moglie a sconosciuti, perché si accoppiassero sessualmente con lei in sua presenza. Fotografava, inoltre, la moglie in pose oscene e la mostrava, così ritratta, ad amici e conoscenti.
Casati aveva speso un miliardo per annullare il precedente matrimonio e sposare la Fallarino. Poi l'aveva data continuamente ad altri uomini, osservandola e fotografandola durante gli amplessi. Improvvisamente però esplose la sua gelosia che finì in tragedia.
Su quel delitto le cronache dell'epoca impazzirono, soprattutto quando fu ritrovata l'agenda verde su cui Camillo Casati scriveva nel dettaglio gli incontri sessuali della moglie con degli sconosciuti, giovani e prestanti, che lui stesso organizzava. Il contenuto dell'agenda giunse alla stampa: le prodezze amatorie della marchesa vennero fatte risaltare in un quadro di sesso, voyeurismo e deviazione spinti all'estremo. Le foto erotiche della marchesa, una galleria di 1500, vennero pubblicate da diversi giornali come Men e L'Europeo, unitamente a parti del diario personale.
L'autrice del libro, la psicoterapeuta romana Mariateresa Fiumanò, è la figlia di un cugino della marchesa Anna Casati, e ha avuto la possibilità di frequentare assiduamente la coppia "diabolica". La biografia non racconta soltanto gli aspetti incontrovertibilmente morbosi della coppia, ma anche il singolare legame affettivo del loro menage.
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