I vicoli oscuri e misteriosi, le lunghe viuzze maleodoranti, le splendide piazzette che si aprono al viandante illuminate da una luna rossa e magica, il lungo acciottolato dove risuonano passi lenti e strascicati o corse affannate e crudeli. La Roma del 1839, la Roma dei Papi, è anche questa, un coacervo di uomini, donne, dolori, gioie, misteri e morte, e in mezzo a tutto ciò si apre forte e orgogliosa l’osteria di Nunziata. Lei è una giovane donna provata dal destino ma ancora forte e determinata, una donna che sfida a viso aperto convenzioni e pregiudizi, una donna che coinvolta in un misterioso omicidio troverà la forza e il coraggio di andare avanti, di investigare, di chiedere, di cercare la verità anche quando questa nasconde oscure e pericolose trame.

L’osteria di Nunziata è il nuovo romanzo di Donatella Paradisi pubblicato dalla Robin edizioni nella collana La Biblioteca del Tempo. Si tratta di una vicenda di ampio respiro che, grazie alle specifiche competenze storiche dell’autrice (che ha realizzato svariate e importanti pubblicazioni sulla storia, le vie e le leggende della capitale), ci catapulta nella Roma papalina, creando un’ambientazione perfetta e dettagliata, affascinante e realistica. La narrazione è fluida e felice, accattivante e agile, i dialoghi sono efficaci ed evocativi e permeano tutta la vicenda una sottile ma intensa “romanità”. La struttura narrativa e la vicenda dell’oscuro delitto sono ben delineati, i tempi e le forme del giallo sono rispettati e ben applicati lungo tutto l’arco narrativo, fino al necessario disvelamento finale.

I personaggi sono ben delineati e approfonditi, su tutti spicca la figura della protagonista: Nunziata. Una donna che nonostante i tempi e la società riesce a trovare una sua forte forma di emancipazione, che prende consapevolezza dei propri diritti e del proprio intrinseco valore di donna. Una donna e un personaggio che non può non rimanere impresso a chiare lettere nella mente e nel cuore del lettore.