Io ti farò del male (The Silver Bear, 2008) è il romanzo d’esordio di Derek Haas noto sceneggiatore di film di successo.
Si tratta di un thriller mozzafiato che descrive magistralmente la psicologia e il modo di pensare di uno spietato killer professionista di cui nessuno conosce il nome, tanto e vero che si fa chiamare solo Columbus e che in circa dieci anni ha svolto il suo “lavoro” in modo impeccabile e senza mai lasciare tracce che permettessero alla polizia di risalire a lui ed eventualmente ai suoi committenti.
Columbus, non ha mai conosciuto i propri genitori, ha indagato in merito e quello che ha scopeto non gli è piaciuto, sua madre una prostituta e suo padre un importante uomo politico.
Ora ha accettato un nuovo lavoro, ha ritirato da un intermediario valigia con parte del compenso e la busta dove è indicata la persona da uccidere scopre che dovrà uccidere proprio quell’uomo politico, cioè suo padre.
Non avrebbe nessuna remora a farlo ma nel suo genere di lavoro queste coincidenze sono sempre molto sospette e ne ha una immediata riprova quando diventa lui il bersaglio di un’altro killer perchè ora è lui la preda.
Io ti farò del male è il primo titolo della serie Silver Bear Thriller, il secondo titolo, non ancora tradotto in Italia è Columbus.
Derek Haas è uno sceneggiatore molto noto a Hollywood, ha scritto film di grande successo come il remake di Quel treno per Yuma, interpretato da Russell Crowe, e Wanted.
Vive a Los Angeles.
Un brano:
Ho impiegato due anni e mezzo a mettere insieme tutto questo. Non ho mai voluto sapere nulla del mio passato fino all’età adulta. Non credevo che sarei sopravvissuto abbastanza a lungo perché questo facesse una differenza. Poi, dopo aver ucciso l’ottavo bersaglio in tre anni e aver raggiunto un elevato livello di professionalità, ho cominciato a chiedermi chi ero. Da dove venivo? Chi erano i miei genitori? Il passato ha allungato la sua enorme zampa nera colpendomi in piena faccia.
Così ho iniziato a scavare, con tutta la pazienza e la prudenza necessarie, cominciando a ricomporre il puzzle dall’esterno e avanzando lentamente verso il centro.
Un articolo di giornale, un referto ospedaliero, un rapporto della polizia, finché il quadro ha preso forma ed è stato completato. A quel punto, ho deciso di abbandonare il mio passato una volta per tutte. Il mio territorio sarebbe stato il presente, e solo il presente. Ogni volta che avevo provato a fare amicizia con il passato, ero stato rifiutato. Non ci avrei provato più. Avrei seppellito mia madre così in profondità da non poterla più ritrovare. E avrei fatto lo stesso anche con mio padre,
il congressista Abe Mann.
Mio padre. La prossima persona che dovrò uccidere. A Los Angeles, tra otto settimane.
Si fa chiamare Columbus. Non è il suo vero nome, ma quello che gli ha dato il suo mediatore il giorno in cui lo ha introdotto in un nuovo mondo fatto di clienti, ingaggi, denaro e sangue. È successo dieci anni prima, e il mondo è quello dei killer professionisti.
Il suo vero nome non lo conosce nessuno. Tutto ciò che conta è che non ha mai sbagliato un colpo, sembra nato per uccidere. Lo ha dimostrato a tutti fin dall’inizio, la volta in cui lo avevano incaricato di uccidere un giudice, ribadendo le sue doti a ogni nuovo ingaggio con l’aiuto della sua Glock o di un coltello. Quando, però, gli viene commissionato l’omicidio di Abe Mann, il candidato democratico alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, Columbus capisce che qualcosa non quadra. Nonostante non abbia mai conosciuto i propri genitori, ha scoperto molte cose su di loro nel corso degli anni. Sa che sua madre era una prostituta di colore, morta in circostanze poco chiare, e che suo padre è un uomo di spicco della scena politica. E ora conosce anche la data della sua morte, dato che proprio lui è stato incaricato di farlo fuori. Columbus, per la prima volta, ha paura di ciò che lo aspetta. Non che provi rimorso all’idea di sparare all’uomo che gli ha rovinato la vita, ma come ogni killer esperto sa che le coincidenze non esistono. Quando poi rischia di prendersi una pallottola in testa mentre spia il suo bersaglio capisce che i suoi sospetti sono fondati. Da cacciatore è diventato preda. È arrivato il momento di scomparire senza lasciare traccia.
Io ti farò del male di Derek Haas (The Silver Bear, 2008)
Traduzione Alfredo Colitto, Edizioni Piemme, collana Piemme LineaRossa, pagg. 205, euro 15,00
ISBN 978-88-384-9920-3
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