Per Edoardo Leo, classe,1972, attore di film e fiction (Un medico in famiglia, Romanzo criminale) ci sono voluti 10 anni per fare della sceneggiatura di 18 anni dopo, commedia drammatica scritta con l'amico d'infanzia e collega Marco Bonini, un film. La pellicola, con cui debutta anche da regista, e in cui è cointerprete, con Bonini, Sabrina Impacciatore, Gabriele Ferzetti, Eugenia Costantini, più varie partecipazioni straordinarie, come quella di Giancarlo Magalli, è uscita il 4 giugno, in circa 40 copie distribuita da Eagle.
Mirko e Genziano sono due fratelli sui trentacinque anni che non si vedono e non si parlano dal momento in cui la madre, di origini inglesi, morì tragicamente in un incidente stradale in cui furono coinvolti anche loro poco più che diciottenni. Nessuno sa bene cosa sia veramente successo quel giorno. Da allora Genziano è andato a vivere a Londra dal nonno Henry e lavora come broker finanziario. E' diventato un uomo di successo, completamente immerso nella sua attività ed è un tipo molto chiuso nei confronti dei sentimenti. Mirko invece è rimasto a Roma: vive con il padre Marcello e lavora con lui nella stessa malandata officina. Oggi è un uomo apatico, bloccato e leggermente balbuziente; vive in una modesta casa di periferia con la moglie Mirella, sua fidanzata storica, e il loro bambino Davide di 4 anni. Diciotto anni dopo muore Marcello. Nelle sue ultime volontà, il padre scrive che siano i figli a portare le sue ceneri sulla tomba della madre che riposa in un piccolo cimitero di un paesino della Calabria, vicino alla loro casa al mare dove la donna perse tragicamente la vita. I due fratelli si rincontrano e seguono il testamento che li obbliga a fare il viaggio con la vecchia spider, restaurata di nascosto dal padre dopo l'incidente.
"All'inizio non volevo anche dirigere", spiega il regista "ma pian piano mi è venuto il coraggio. Poi ho trovato un produttore come De Angelis (ha coprodotto Rai Cinema), che mi ha dato fiducia. E' un bene che il film non me l'abbiano fatto fare 10 anni fa. Abbiamo avuto il tempo di migliorare molto la sceneggiatura".
E prosegue: "Per quanto sia difficile fare film in Italia, ho pensato ad attori anche registi, come Verdone, Kim Rossi Stuart e il mio modello, Sergio Castellitto". Inoltre descrive 18 anni dopo come "una commedia drammatica, ispirata ai film della commedia all'italiana e di Ettore Scola, senza azzardarmi a fare paragoni".
Un'emozione in più per Leo è stata dirigere Gabriele Ferzetti, che nel film interpreta suo nonno. "Ho avuto un ottimo rapporto con Gabriele", spiega. "Mi onora che abbia recitato nella mia opera prima".
Nonostante la nuova carriera da regista, Leo non vuole smettere di fare l'attore: "Ora sto girando due fiction, la seconda stagione di Romanzo criminale e una nuova molto divertente, La famiglia Gambardella, con Lello Arena, dove interpreto un gay".
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