Proprio vero che la realtà (al contrario della fiction) non ha bisogno di sembrare plausibile: in fondo, le è sufficiente solo essere e basta! E' notizia recente che l'attentatore Mehmet Alì Agca si è offerto di dare una mano a Dan Brown nel caso quest'ultimo volesse scrivere un seguito al libro che lo ha reso celebre a livello planetario, Il Codice Da Vinci.
Come riporta l'Agenzia France-Presse, dal carcere turco in cui è rinchiuso, usando come portavoce il suo avvocato Mustafa Demirbag, Agca ha comunicato di avere scritto a Dan Brown per sottolineargli "il benefico risultato per tutta l'umanità che potrebbe scaturire da questo incontro". Agca ha scontato in Italia 19 anni di carcere per aver tentato di uccidere Giovanni Paolo II e ora si trova nella prigione di Istanbul, condannato a un'altra pena per un precedente omicidio. Mustafa Demirbag, secondo quanto riportato dal New York Times, asserisce che le notizie sulla salute mentale del suo assistito sono infondate e che è "perfettamente sano".
Sarà. Come se non fosse sufficiente, Agca ha deciso intanto di allenarsi nella scrittura, componendo un libro in cui sta mettendo nero su bianco la sua verità sull'attentato al Santo Padre, avvenuto nel maggio del 1981; in questo libro l'autore sostiene di aver compiuto il folle gesto con l'aiuto di alcuni sacerdoti e cardinali del Vaticano.
E non finisce qui: l'ex "lupo grigio" ha anche chiesto di incontrare Mel Gibson per aiutarlo nella preparazione di un film sul Papa scomparso, cui l'attore e regista americano sta già mettendo mano.
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