Durante un lungo viaggio il tempo passa lentamente: figurarsi durante un viaggio lunare. Così i passeggeri dell’astronave Selene, al contrario dei moderni equipaggi con a disposizione gli ultimi ritrovato tecnologici, decidono di organizzare una lettura collettiva.

Stiamo parlando del romanzo “Polvere di Luna” (A Fall of Moondust), scritto nel 1961 da Arthur C. Clarke ed apparso per la prima volta in Italia nel 1962 come numero 281 di Urania. I protagonisti, viaggiatori lunari, sono costretti a passare lungo tempo nell’astronave, ed oltre alle partite di poker (che sembrano amare particolarmente) il comandante li convince ad una lettura comune. Purtroppo, però, oltre alle guide lunari, a bordo si trovano solo due romanzi: “Il cavaliere della valle solitaria” e “L’arancia e la mela”.

Il primo (titolo italiano dell’originale “Shane”) è un classico romanzo western del 1949 di Jack Schaefer, da cui il film omonimo del 1953 interpretato da Alan Ladd. Però nel romanzo di Clarke questo libro assume connotati da pseudobiblion: infatti il testo di Schaefer è introdotto dal seguente saggio: «l’importanza del Western nell’Era dello Spazio. Di

Sir Arthur Charles Clarke
Sir Arthur Charles Clarke
Kar Adams, ordinario d’inglese all’Università di Chicago. Basato sul seminario di critica letteraria tenuta da Kingsley Amis, nell’anno duemilatrentasette».

 

Il secondo invece è uno pseudobiblion in tutto e per tutto. “The Orange and the Apple”, nella fantasia dell’autore, è un romanzo storico a tinte rosa «il cui improbabile tema era un amore tra Nell Gwynn e Sir Isaac Newton». I personaggi sono veri, ma il libro ovviamente no.

Eleanor “Nell” Gwynn (1650-1687) è famosa per essere stata una delle prime attrici britanniche (ricordiamo che fino ad allora i ruoi femminili a teatro erano impersonati da uomini truccati), nonché amante di Carlo II d’Inghilterra. Le vicende della donna hanno ispirato la pièce teatrale di successo “Stage Beauty” di Jeffrey Hatcher, il quale ha sceneggiato anche il film omonimo che ne è stato tratto.

Sir Isaac Newton (1643-1727) è uno delle più grandi figure scientifiche di sempre: astronomo, matematico, fisico e molto altro. Ovviamente non si hanno notizie ufficiali di questa fantomatica storia d’amore tra i due, ma va notato che Newton era un “protetto” di Carlo II, quindi è plausibile

Nell Gwynn
Nell Gwynn
che a corte il fisico abbia potuto incontrare Nell, l’amante del re.

Entrambi questi due personaggi possono essere identificati con un frutto: Nell Gwynn iniziò la sua carriera in teatro come “orange girl”, vendendo cioè aranciate ed altre bevande agli spettatori; Isaac Newton è celebre per l’aver usato la mela come illustrazione della forza di gravità. Da qui la scelta del titolo dello pseudobiblion.

L’arancia e la mela” pare avere forti riferimenti sessuali, tanto che nel romanzo di Clarke la lettura viene osteggiata dall’obiezione indignata di una passeggera «Io mi oppongo alla lettura dell’Arancia e la mela. È inutile buttar via il tempo con quella robaccia; quello è un libro pornografico, e nient’altro». Ma alla fine si riesce ad avere un assaggio del testo: «L’autore non sprecava tempo in preamboli. Dopo tre pagine, Sir Isaac Newton stava già spiegando la legge di gravità alla signora Gwynn, la quale aveva già lasciato capire d’essere più che disposta a offrire qualcosa in cambio.»

Questo pseudobiblion alla fine sarà molto più utile di quanto si pensi: verrà sparato via nello spazio a mo’ di segnalazione. È il primo libro a venir lanciato nello spazio... e non esiste neppure!