"Grazie, no. E' passata. Scusi, ogni tanto mi torna in mente. E' per questo che...no, questa è un'altra storia, vecchia, mia, non ha senso raccontarla, non serve a nulla. Stavamo parlando di Andrea: lo sa che quel bastardo, l'amante della madre, si permette di strattonarlo, di schiaffeggiarlo, l'ho visto in più di un'occasione. Ma non uno schiaffetto leggero: a mano aperta, con rabbia, ripetutamente, non so come ho fatto a non mettermi in mezzo. Un mese fa, quei due l'hanno lasciato chiuso in macchina per quasi due ore, solo, con i fumetti e un videogame, per fare i loro porci comodi. Sia chiaro, io sono rimasto lì, a sorvegliare, se ci fossero stati problemi, può essere certo che sarei intervenuto."

"Mi faccia capire: lei li stava seguendo e non era la prima volta."

"Sono dieci mesi che mi dedico a questa famiglia. Ancora due mesi e poi avrei deciso. Due mesi, ispettore! Io non avevo alcuna intenzione, adesso, di far diventare Andrea orfano di madre, le assicuro. E' vero che, in alcuni casi precedenti, ho dovuto usare rimedi drastici ma l'ho vissuto come un fallimento doloroso, cerco sempre, prima, di esplorare tutte le soluzione alternative e, se valuto che non ce ne sono, mi prendo altri tre mesi per controllare se ci sono nonni o zii disponibili, faccio indagini, verifico. Gliel'ho spiegato, il mio scopo è tenere unita la famiglia anche quando, purtroppo, mi imbatto in casi in cui bisogna scegliere e allora un genitore solo che ti vuol bene può essere una soluzione accettabile. Ma, questa volta, mancavano ancora due mesi, le ripeto, volevo solo parlarle, con calma, dirle quanto era fortunata ad avere un tesoro come Andrea e un marito che pende dalle sue labbra e che è un padre perfetto. Come poteva tollerare che l'altro gli mettesse le mani addosso, al suo bambino, come poteva trascurare i suoi doveri di madre? Solo che, ispettore, quella stupida donna......stupida, stupida.....s'è messa a urlare, a chiamare la sorella, a correre, io l'ho inseguita, l'ho presa per un braccio, per fermarla e costringerla ad ascoltarmi, lei ha dato uno strattone, forte, ha perso l'equilibrio, è caduta all'indietro......e, in quel momento, stava arrivando l'autobus, l'ha presa in pieno. Ispettore, dice che mi rilasceranno subito? Certo, lei e i suoi colleghi dovete fare il vostro lavoro ma anch'io svolgo un compito importante, essenziale, non può immaginare quanto ci sia bisogno di me. E' vero, in questo caso ho sbagliato, è la prima volta che mi succede, dovrò essere ancora più meticoloso, in futuro, per il bene dei miei bambini, e lo sarò, giuro. La vedo perplesso: sono stato sincero, assolutamente sincero ma, se ha domande, me le faccia pure, sono a sua completa disposizione. No? E' tutto chiaro? Ero sicuro che avrebbe capito, ora posso andare?"

"Roba da matti, mai sentito uno così fuori di testa, tranquillo, convincente, razionale e pazzo da legare! Che ne dice, ispettore?

"Niente, Benvenuti, proprio niente, non ci sono parole. Senta, domattina ho un impegno personale, non sarò in ufficio prima delle undici, non mi cerchi al cellulare perchè troverebbe la segreteria, dovrete arrangiarvi senza di me. Spero non ci siano emergenze."

"Deve staccarlo proprio? Non c'è modo di contattarla? Non si sa mai."

"Sono alla Chiesa di S.Maria Immacolata. A un funerale, il funerale più triste del mondo, te lo assicuro, anche se tutti i funerali lo sono.....ma questo, questo è una tragedia senza rimedio, non vorrei dire una stronzata ma quello che è successo è peggio della morte. Di sicuro hai sentito la notizia al telegiornale o letto qualche articolo anche se, in questo caso i giornalisti hanno tenuto la mano leggera, non si sono comportati come avvoltoi. Probabilmente anche chi ha il pelo sullo stomaco è rimasto sconvolto. Sento l'obbligo di andarci, mia moglie è un'amica di famiglia, li conosce da una vita e non posso lasciarla da sola. Ci vediamo domani, se vuoi ti racconterò, mi farà bene sfogarmi con un amico, ora non me la sento di parlarne. Vedi, molti pensano che quelli che fanno il nostro mestiere dovrebbero considerare in maniera distaccata storie come questa ma non è così.....per niente."

"E meno male, ispettore, se no diventeremmo delle macchine. E' bene non abituarsi mai, glielo dico io, anche se è dura. Credo di aver capito, non sapevo li conoscesse. Vada, vada... davvero non l'invidio. A domani."