E' in libreria dal 7 di aprile il romanzo All'ombra di mia sorella (Schaduwzuster, 2005) della scrittrice olandese Simone van der Vlugt.
Di questa scrittrice abbiamo potuto già apprezzare il primo thriller, presentato sempre dalla Kowalski nel 2008 con il titolo La ragazza che viene dal passato. Romanzo che ha avuto un ottimo riscontro presso i lettori.
Questo suo secondo romanzo conferma le sue grandi doti di scrittrice di thriller che senza parlare di feroci serial killer, senza violenza fisica e descrivendo come la vita ordinaria di tutti i giorni si può, all'improvviso, trasformare in un inferno, sa avvincere il lettore tenendo alta la sua attenzione fino al termine del romanzo.
E' la storia di Marjolein, sposata con una figlia; lei è una insegnante che lavora con passione in una scuola secondaria di Rotterdam frequentata da alunni "difficili". Un giorno viene minacciata pesantemente con il coltello da uno studente.
E poco tempo dopo verrà uccisa.
Le autorità scagionano lo studente che al momento del delitto presenta un alibi di ferro, sarà la sua gemella, la dolce e timida Marlieke, single che cercherà di scoprire chi ha ucciso la forte e decisa sorella maggiore.
Un thriller tesissimo costruito su gesti minimi, conflitti femminili ed emozioni profonde, che in patria ha venduto oltre centomila copie.
Simone van der Vlugt, olandese, è nata nel 1966 a Hoorn.
Dopo un'affermata carriera da scrittrice di romanzi per ragazzi d'ambientazione storica, ha pubblicato il suo primo thriller, La ragazza che viene dal passato (Kowalski 2008, Universale Economica Feltrinelli 2010), bestseller tradotto in Francia, Gran Bretagna e Germania e selezionato nella lista del premio internazionale IMPAC Dublin.
I suoi thriller hanno venduto in tutta Europa oltre un milione di copie.
La quarta:
Rotterdam. Marjolein ha un marito affascinante, una figlia, una bella casa e il lavoro che ama. Insegna in una scuola di trincea, dove le differenze culturali diventano spesso terreno di scontro.
Marjolein ha anche una sorella gemella, Marlieke.
Marlieke è single, ha una ristretta cerchia di amici e vive tra il suo studio fotografico e un giardinetto di erbe selvatiche che non riesce a domare.
Sin da bambine è stata Marjolein quella più forte della coppia, ribelle, estroversa, paladina degli ultimi, mentre Marlieke, così fragile e docile, restava sempre in ombra, tranne quando andavano a raccogliere le castagne. Nei vialetti del cimitero vicino a casa, era Marlieke a dire dove si potevano prendere e dove andavano lasciate.
Vent'anni dopo, Marjolein è minacciata da uno studente straniero armato di un coltello. Presto le minacce diventano fatti e la donna viene assassinata con un colpo di pistola.
Marlieke si ritrova sola a cercare l'assassino, che sembra non essere l'alunno, subito scagionato da un alibi incontrovertibile.
Di notte Marlieke insegue la presenza della sorella nelle porte che sente chiudersi e nei rami scossi da improvvise folate di vento. Di giorno, nella luce beffarda della primavera, affronta finalmente i suoi desideri, a lungo sottacciuti, e i tanti sospetti.
All’ombra di mia sorella di Simone van der Vlugt (Schaduwzuster, 2005)
Traduzione Claudia Di Palermo, Kowalski – Apogeo, pagg. 355, euro 17,00
ISBN 978-88-7496-664-6
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