Da Jack Frusciante a La nostra guerra, fino al tema del viaggio e dell'altrove e alle esperienze musicali: Enrico Brizzi (www.enricobrizzi.it) ha risposto alle mie domande sulla sua produzione e sulla sua poetica
Lo stile originalissimo di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, uno scritto intriso di slang dialettale giovanile, con punte da orologeria meccanica, ha suscitato l’attenzione dei lettori. Come ci sei arrivato? Hai semplicemente trasposto su pagina il parlato o hai creato un linguaggio ad hoc?
In parte ho ripreso elementi del “nostro” parlato — dal dialetto ai neologismi, dal macaroni english a determinati tic linguistici — ma l’operazione ha avuto un sapore ispirato direttamente a “Un’arancia a orologeria” di Anthony Burgess. Non è un caso che il protagonista — buonissimo — di Jack Frusciante si chiami come il perfido... Vecchio Alex. Dal mio punto di vista di allora, un omaggio e un annuncio in codice di ciò che si preparava dalle parti di Bastogne.
L'intervista integrale in rubriche/9453
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