Dopo essersi intirizzita, nell’unica sala senza riscaldamento del multiplex, per seguire il delizioso Tra le nuvole di Jason Reitman con un impeccabile George Clooney (tra le nuvole di fiato dei soli sei spettatori addossati gli uni contro gli altri per scardarsi) la Schermitrice si è rapidamente sgelata nell’attiguo locale iper-riscaldato dove proiettavano Amabili resti.
Fresca reduce dalla lettura del omonimo libro di cui si è purtroppo persa l’incantevole scena del ritrovamento del gomito della protagonista, riportato dal cane, sbadatamente perso dal serial killer durante il sezionamento del cadavere, a esclusivo vantaggio di una tediosa parte new age sull’universo post-mortem della protagonista (seppur a volte visivamente piacevole come nel caso dell’infrangersi delle navi di vetro sulla riva).
Solo una straordinaria interpretazione del serial killer Stanley Tucci, con lentine cerulee e parrucchino biondo, salva lo smagrito Peter Jackson da un’ondata di sbadigli.
Amabili resti - USA, Gran Bretagna, Nuova Zelanda 2009 – 135’
Regia: Peter Jackson
Con: Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Stanley Tucci, James Michael Imperioli, Saoirse Ronan, Jake Abel, Amanda Michalka, Thomas McCarthy, Reece Ritchie, Nikki SooHoo, Rose McIver, Zachary Gordon, Anna George
Il l6 dicembre 1973 a Norristown, Pennsylvania, l’adolescente Susie Salmon (salmon come il pesce) viene violentata e uccisa sulla strada di casa dal vicino, il signor Harvey, in un piccolo rifugio sotterraneo da lui stesso costruito.
Dopo la tragica morte lo spirito di Susie si trova a muoversi fra terra e cielo in una sorta di limbo fatto di ricordi e fantasie, da dove può vedere e patire per quel che succede alla sua famiglia e al suo omicida nel mondo mortale…
Altro libro, altro film, dal colto e snob L’eleganza del riccio, caso letterario del 2007, di Muriel Barbery con centinaia di migliaia di copie vendute, ecco una pellicola che ha perso l’eleganza del titolo nel libero adattamento della debuttante Mona Achache (da cui la scrittrice, pentita per aver ceduto troppo presto i diritti, ha preso le distanze).
Nel film il diario redatto dalla Paloma-sapientino letteraria cede il passo alle immagini della sua inseparabile videocamera
L’esasperante esibizionismo culturale della ragazzina e il poco convincente innamoramento repentino dell’elegante signore giapponese per la sciatta e attempata concierge, dopo un’occhiata e due battute che non ne lasciano intuire cultura e valore, lasciano lo spettatore dubbioso, per non parlare del frettoloso finale con investimento di manichino che cambierà per sempre il destino dei protagonisti. Compreso quello di un pesce rosso.
Il riccio – Francia, Italia 2009 – 100’
Regia: Mona Achache
Con Josiane Balasko, Garance Le Guillermic, Togo Igawa, Anne Brochet, Ariane Ascaride, Wladimir Yordanoff, Solange Le Picard, Jean Luc Porraz, Gisèle Casadesus, Mona Heftre, Achache Samuel, Valérie Karsenti, Stefan Wojtowicz, Sarah Lepicard, Isabelle Sobelmann, Chantal Banlier
La cinquantaquatrenne Renée è una portinaia introversa e scontrosa, e insospettabilmente acculturata, che lavora in un elegante palazzo parigino abitato da ricchi condomini superficiali. L'arrivo del nuovo inquilino monsieur Ozu, ricco giapponese dal cuore nobile e la disarmante intelligenza della dodicenne Paloma, aspirante suicida, riveleranno l'eleganza del riccio.
Riuscirà Martin Scorsese a dare credibilità a questo Shutter Island tratto dal vendutissimo thriller L'isola della paura di Dennis Lehane (lo stesso autore dell’ineguagliabile Mystic River) e a vincere la sua scommessa? Chissà…
E quando fin dall’inizio della vicenda mostrerà allo spettatore fantasmi e personaggi immaginari confondersi sulla claustrofobica isoletta (che sulla carta già fanno mangiare la foglia al lettore dopo poche pagine) come li giustificherà?
La curiosità è grande…
Shutter Island - USA 2010 – 138’
Regia: Martin Scorsese
Con: Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow, Jackie Earle Haley, Emily Mortimer, Elias Koteas, Ted Levine, John Carroll Lynch, Christopher Denham, Nellie Sciutto, Tom Kemp, Curtiss Cook, Joseph McKenna, Ken Cheeseman, Joseph Sikora, Drew Beasley, Ruby Jerins, Damian Zuk, Gary Galone, Dennis Lynch
Nel 1954 gli agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule giungono in battello a Shutter Island, al largo della costa est, per investigare sull'improvvisa scomparsa di Rachel Solando, una pericolosa infanticida internata nell'istituto per malattie mentali Ashecliffe, dove illegalmente ancora si pratica la lobotomia. Il direttore dell'istituto e gli infermieri sostengono che la donna si sia dileguata dalla sua stanza senza lasciare traccia.
Un uragano costringerà i due agenti a protrarre il soggiorno sull'isola e le indagini si faranno sempre più inquietanti…
Il quarantesimo film di Pupi Avati è un bel progetto, forse a tratti appesantito da prolisse spiegazioni di truffe e raggiri aziendali o dal grottesco dei suoi personaggi: dai sandali dell’ipocondriaco ex frate Zingaretti, al figliolo studente al Dams soprappeso, all’ex moglie cantante di strazianti canzoni hippy in coppia con una scampanellante Sydne Rome (un tempo bellissima, ora stravolta dalla chirurgia plastica).
Gradevole la prima interpretazione non urlata di De Sica, qui in versione drammatica.
Certo resta ancora nostalgia del suo bel La seconda notte di nozze.
Il figlio più piccolo - Italia 2010 – 100’
Regia: Pupi Avati
Con: Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Sydne Rome, Nicola Nocella, Manuela Morabito, Fabio Ferrari, Marcello Maietta, Massimo Bonetti, Alberto Gimignani, Maurizio Battista, Giulio Pizzirani, Pino Quartullo, Nico Toffoli, Pino Calabrese, Gianluca Cammisa, Omar Pedrini
Luciano Baietti, imprenditore scaltro e ambizioso, con l’aiuto dell’inseparabile eccentrico contabile, ha costruito un impero economico su raccomandazioni, ricatti, società fantasma e connivenze politiche.
Alla vigilia delle seconde nozze con una ricca romana politicamente in vista, richiama la prima moglie, un ingenua che nonostante i suoi raggiri non ha mai smesso di amarlo, e il figlio più piccolo, Baldo, studente DAMS patito di film splatter, per invitarlo come testimone di nozze e scaricargli i propri guai nominandolo dirigente del suo impero d'affari...
Che la nuova Sydne Rome sia con voi!
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