“Indizi indicano la presunta morte di un Beatle”: così titolava – nel settembre 1969 – la rivista studentesca Northern Star della Università dell’Illinois, gettando luce fosca sull’epopea dei quattro ragazzi di Liverpool.

Poco tempo dopo, il 12 ottobre 1969, il disc-jockey Russel Gibb (Russ) dell’emittente radiofonica WKNR-FM di Detroit ricevette la telefonata di un tizio che diceva di chiamarsi Tom e che gli suggeriva di ascoltare attentamente la dissolvenza di alcune canzoni dei Beatles. Fu così che il dj si rese conto che l’ascolto di questi frammenti-audio suggeriva l’avvenuta morte di Paul McCartney.

Da quel momento in poi, il giallo della presunta morte di Paul McCartney, bassista della band più famosa del mondo, si trasformò in una delle leggende metropolitane più oscure e più analizzate della storia: la stampa si mise in cerca di William Campbell, universalmente considerato “colui che prese il posto di Paul McCartney nei Beatles”.

Da sabato 9 aprile 2005 – a 35 anni esatti dallo scioglimento dei Beatles – Il Pozzo e il Pendolo presenta Paul Is Dead by Ronald Davis: una delle più oscure vicende della letteratura beatlesiana rivive in una piéce musicale/teatrale di Ronald Davis che, nella traduzione, adattamento e messa in scena a cura di Officine Noir, impegna la beatle-band partenopea I Sottomarini (Gianfranco Cercola, Biagio De Falco, Massimo Esposito, Michelangelo Iossa) in scena con gli attori Marco Palumbo e Giuseppe Gavazzi.

Oltre il concerto-spettacolo, per l’intera durata di Paul Is Dead per la prima volta a Napoli, la mostra a fumetti La Storia dei Beatles realizzata dall’illustratore statunitense Arthur Ranson, edita in Italia dalla Mondadori e promossa – in esclusiva per il nostro Paese – dal fan-club Beatlesiani d’Italia Associati diretto da Rolando Giambelli.

Palazzo Petrucci

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