“Benvenuti nei Balcani, cratere di tutte le ferocie. E naturalmente benvenuti Sarajevo, buco nero di tutte le mafie. Cedomir e Karel, decenni di crimini alle spalle e nessuna intenzione di mollare il potere, anche se per loro qualcuno ha deciso ben altro destino. Emir e Lovro, giovani sbirri invischiati in un labirinto di gangster dal quale sarebbero rimasti volentieri fuori. Un contabile della cosca che vorrebbe tirare le somme, ma che alla fine sbaglia tutti i conti. Tre killer psicopatici che seminano morte e una psicopatica che fa la killer in cerca di vendetta a ogni costo. Più un’ombra malefica in attesa… Ma certo, tutti benvenuti a Sarajevo, portale dell’inferno.” Così cita la quarta di copertina della ristampa in edicola, nella collana Segretissimo, del romanzo d’esordio del triestino Al Custerlina, intitolato Balkan Bang!
Abbiamo posto qualche domanda all’autore…
Nella sua edizione di libreria, edita da PerdisaPop, “Balkan Bang!” ha avuto un ottimo riconoscimento di critica, oltre che di riscontro dai lettori. Quali ritieni siano state la carte vincenti del romanzo?
Sono convinto che Balkan bang! sia piaciuto perché racconta una storia alla maniera americana, ma ambientata nel cuore dell’Europa e scritta da un autore italiano. Questo mix ha reso il romanzo originale, soprattutto se lo confrontiamo con il grosso della produzione noir nostrana ed europea. Nello specifico, credo che l’ambientazione balcanica sia stata determinante in quanto si tratta di una regione molto interessante dal punto di vista storico, uscita da poco da una guerra devastante e dove sono ancora molto vive le tensioni etnico-religiose. Inoltre, geopoliticamente parlando è un crocevia molto importante per i traffici criminali tra est e ovest. Poi, per dirla tutta anche se non dovrei essere io a dirla, credo che lo stile della mia scrittura, seppur ancora da raffinare, sia stato un elemento decisivo per farmi notare dagli addetti ai lavori.
La collana Segretissimo, con cinque decenni alle spalle, si può meritoriamente definire “storica” nell’ambito dell’editoria italiana. Tra l’altro, vi opera già una notevole squadra di nostri autori, nota ai fan anche come la “Segretissimo Foreign Legion”. Sei contento di apparire “proprio” in questa collana?
Ne sono felicissimo, anche perché sono autori preparatissimi, che stimo molto. Alcuni li conosco di persona e li ritengo degli amici. E poi, io, il cerchio rosso di Mondadori lo seguo da quando avevo 15 anni, per cui puoi immaginare quanto emozionante sia stato vedere uscire un mio romanzo con impresso in copertina quel marchio!
L’idea di scrivere qualcosa specificamente per Segretissimo, con elementi di intrigo spionistico più marcati, potrebbe stuzzicare la tua vena creativa?
La vena creativa la stuzzicherebbe senz’altro, anche se non mi sento molto portato per le storie puramente spionistiche. Mi piace molto contaminare, come ho fatto con Balkan bang! e credo che per ora procederò su questa strada. Mai dire mai, però!
Per intanto, a primavera, stavolta per Baldini Castoldi Dalai, uscirà il tuo nuovo romanzo, dal titolo provvisorio “Mano Nera”. Quali ingredienti dobbiamo aspettarci: noir, pulp, thriller…?
Si tratterà di un noir movimentato un po’ meno pulp del precedente, ma scritto sempre alla mia maniera, quindi con molti personaggi in scena, Sarajevo e dintorni a fare da sfondo e una situazione esplosiva all’interno della quale si muoveranno soltanto criminali e affini. Neanche l’ombra di un poliziotto.
Altri progetti?
Si, il sequel di Balkan bang!, che potrebbe uscire a cavallo tra il 2010 e il 2011 e poi un progetto segreto per il 2011 inoltrato, sul quale però non voglio ancora dire nulla finché non sarò certo che andrà in porto.
Da segnalare, in appendice al romanzo, il racconto Il fuoco non perde mai, scritto da Dario Tonani. Tonani è qui al suo esordio nella spy fiction, ma vanta una lunga esperienza di autore nel fantastico: tra i suoi lavori di più recente pubblicazione, segnaliamo due volumi per la collana Urania: Infect@ e L'algoritmo bianco.
Al Custerlina – Balkan Bang. Segretissimo, Mondadori. In edicola, gennaio 2010. Euro 4,20.
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