Vengeance di Johnnie To ha vinto il Leone nero come miglior film al Noir in Festival di Courmayeur.
Il film del regista hongkongese sarà distribuito in Italia da Fandango ed è stato premiato "per la forza visiva e narrativa delle immagini di un'amicizia estrema e per l'abilità del regista di fondere commedia e thriller in un modo avvincente".
Ad assegnare il riconoscimento la Giuria Internazionale del XIX Courmayeur Noir in Festival, presieduta da James Sallis (scrittore, Stati Uniti) e composta da Samuele Bersani (musicista, Italia), Donatella Finocchiaro (attrice, Italia), Jorge Guerricaechevarria (sceneggiatore, Spagna), Melanie Lynskey (attrice, Nuova Zelanda). Nel comunicare il palmares, i giurati hanno dichiarato che ''vista l'alta qualità dei film in concorso, la giuria ha avuto non poche difficoltà a scegliere i titoli da premiare''.
Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Black Dynamite dello statunitense Scott Sanders, "per la scrittura intelligente, innovativa, ironica e le eccellenti interpretazioni. Il film, divertente dall'inizio alla fine, ha anche una indimenticabile colonna sonora originale".
Il Premio per la Migliore Interpretazione, ha invece registrato un ex-aequo tra Florence Loiret-Caille (per il film La Dame De Trefle di Jerome Bonnell) e Emir Kusturica (per il film L'affaire Farewell di Christian Carion). "Tra le tante ottime interpretazioni - ha spiegato la giuria - abbiamo scelto due notevoli performance: Florence Loiret-Caille e Emir Kusturica. La prima per il ritratto sfaccettato e coraggioso di una donna allo stesso tempo fragile e feroce, e il secondo per la spontaneità e naturalezza con cui ha rappresentato un traditore appassionato e tradito".
Il premio del Pubblico - People's Choice Award FoxCrime è andato a Harry Brown di Daniel Barber.
Il Premio DocNoir per il Miglior Documentario, assegnato dalla Giuria di Giovani Critici Europei composta da Louise Burkart, Davide Latocca, Arianna Viglino, Alexine Daynè, Alessio Zemoz, Mandy Cornelis, Marie Guerin, Frederic Ravach, Camille Brunel e Alexis Fradier, è andato a Killer Poet della statunitense Susan Gray. "Il film - si legge nelle motiviazioni della giuria - si distingue rispetto alle opere presentate in concorso per la coerenza tra soggetto e messa in scena, ci colpisce per la sua parabola esistenziale tormentata e originale e per l'approccio profondamente umano della regia che ci restituisce questa storia in tutta la sua emozione".
Infine la Giuria ha attribuito una Menzione speciale alla coproduzione franco-russa Entre Ours et Loup di Denis Sneguirev "per la forza della sue scelte estetiche e per l'originalità dello sguardo".
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