Che differenza c'è tra un libro giallo per adulti e un libro giallo per ragazzi? Nessuna se il libro in questione è scritto bene.
Ce lo dimostra Paolo Roversi con Gli agenti segreti non piangono, romanzo giallo, edito dalla Mursia in una nuova collana dedicata al pubblico dei più piccoli.
A questo volumetto, infatti, non manca nulla: c'è Radeschi (personaggio che ormai conosce bene chi segue l'autore) con il suo Giallone, c'è il fatto criminoso in cui il giornalista si trova invischiato, c'è una trama gialla che si basa su indizi e indagini... insomma non manca proprio nulla!
Diego e Margherita hanno 14 e 13 anni, si sono conosciuti durante una vacanza al mare e da quel momento si sono innamorati e si sentono tutti i giorni. I due ragazzi sono i giovani co-protagonisti del romanzo, spalle di Enrico Radeschi in un'indagine per scoprire i colpevoli di una rapina alle Poste che coinvolge la scuola di Diego.
I due giovani si improvvisano agesti segreti e indagano, con l'aiuto del computer, sulla vicenda, fino a smascherare il colpevole.
Senza svelare nulla di più sulla trama, basti sapere che l'autore è stato molto abile nel costruire una vicenda che ammica con furbizia al mondo giovanile, senza però cadere nella banalità o nella superficialità e costruisce così un testo ottimo per i lettori più piccoli, ma appassionante e divertente anche per gli adulti.
Un libro agile e veloce, rapido e dinamico che permette ai ragazzi di avvicinarsi alla letteratura di genere, con una vicenda in cui potranno riconoscersi, e ai grandi di passare una parentesi piacevole in compagnia di Enrico Radeschi e del suo mondo.
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