Mai ci fu pietà - La banda della Magliana dal 1977 a oggi di Angela Camuso (Editori Riuniti) sarà presentato giovedì 10 dicembre 2009 alle ore 18,00 presso la libreria "Croce" sita in corso Vittorio Emanuele II n. 158 a Roma (tel 06-68802630). Interverranno: Carlo Bonini e Emilio Radice, giornalisti de "La Repubblica", Ferdinando Imposimato, ex giudice istruttore che la banda della Magliana voleva uccidere, attualmente avvocato della famiglia di Emanuela Orlandi, il questore Nicolò D'Angelo, capo della squadra omicidi di Roma negli anni '80.
Leggeranno alcuni brani del libro gli attori: Fabrizio Gifuni (attore presente nel film La Meglio Gioventù) e Rolando Ravello (attore presente nella serie TV La Squadra).
Mai ci fu pietà - La banda della Magliana dal 1977 a oggi di Angela Camuso (Editori Riuniti) è la vera storia della banda della Magliana, rigorosamente fedele, in ogni dettaglio, ai documenti giudiziari. Alla luce di centinaia di verbali di interrogatori e di informative riservate di polizia giudiziaria l’Autrice descrive e fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze in una sequenza agghiacciante e avvincente di delitti, intrighi e misteri raccontata dalla parte dei banditi assassini, figli maledetti del popolo e della miseria, che iniziano la loro sanguinosa parabola nell’ultimo scorcio dei turbolenti anni ’70 per arrivare ai giorni nostri, allorché gli orfani superstiti della banda occuperanno ancora un posto nell’Olimpo della nuova malavita imprenditoriale.
Ai loro esordi poco più che ventenni, spietati e boriosi, subdoli ma anche eccezionalmente intelligenti, i capi della banda della Magliana conquistarono Roma eliminando i concorrenti sul mercato dell’eroina e mantennero saldo quel potere di morte grazie al fiuto per gli affari di uno dei suoi capi, Enrico De Pedis, che iniziò a ripulire fiumi di denaro insieme al ‘banchiere’ Enrico Nicoletti, sopravvissuto alle condanne e ancora attivo ai primordi del III millennio. La banda finì per autodistruggersi, decimata prima da una faida interna e poi da una catena di clamorosi ‘pentimenti’, che illumineranno tanti misteri d’Italia: sebbene gelosi della loro autonomia, i protagonisti di queste straordinarie imprese furono spregiudicati abbastanza per vendere l’anima a Cosa Nostra, camorra, terrorismo neofascista, P2, Servizi Segreti deviati, politici corrotti ma anche magistrati, avvocati, carabinieri, poliziotti e alti prelati che per denaro o per potere scesero a patti con il diavolo.
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