Durante la presentazione bolognese de L’uomo della pianura di Paolo Roversi svoltasi il 27 ottobre 2009 presso la libreria Feltrinelli di via dei Mille, Marilù Oliva ha intervistato l'autore. Sono intervenuti anche i relatori Valerio Varesi e Simona Mammano.

L'intervista video integrale la trovate in rubriche/8898

Un'altra intervista dell'autore a cura della stessa Marilù Oliva la trovate nella sua rubrica "I ferri del mestiere" sempre su Thriller Magazine in 

rubriche/8892

Paolo Roversi è scrittore, giornalista, direttore editoriale di Milanonera (www.milanonera.com), saggista e studioso di Charles Bukowski. Definito lo “Scerbanenco postmoderno”, ha appena pubblicato per Mursia L'uomo della pianura.

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Il booktrailer

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Benvenuto Paolo, è appena uscito per Mursia il tuo ultimo romanzo “L'uomo della pianura”. Partiamo subito con qualche dato tecnico: come è nata la storia? Quanto tempo hai impiegato a scriverla?

Le storie nascono da un'intuizione e, come amo ripetere, sono loro che vengono a cercarti. 

Questa è nata da una canzone: Hurricane di Bob Dylan. Ascoltandola ho avuto l'illuminazione giusta. Dopodiché ho dovuto pensare a come articolare la vicenda e questo ha richiesto diversi mesi: posso dirti che la fase del reperimento di informazioni è stata certamente la più complicata anche perché si trattava di tratteggiare lo spaccato della mala degli anni settanta partendo dalla vita del carcere. Non svelo nulla dicendo che il romanzo inizia a San Vittore con l'anti-eroe Hurricane che si trova rinchiuso per un crimine non commesso. Ecco; la ricostruzione della vita dei bracci non è stata semplice da descrivere. La scansione delle giornate e la narrazione dei luoghi ha richiesto un grande lavoro.

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