Fatti i saluti d’obbligo passiamo subito alle domande:
Una domanda classica per farla meglio conoscere ai nostri lettori: può dirci “chi è” Elly Griffiths?. Dove e quando è nata, studi fatti, dove vive, cosa fa oltre che scrivere?
Sono nata a Londra ma ho vissuto gran parte della mia vita a Brighton che è appunto sulla costa vicino al mare. Ho lavorato nel campo dell’editoria per molto tempo e ancora lo faccio a livello di libera professione. Ho due figli, due gemelli e passo la maggior parte del mio tempo o accudendo loro oppure accudendo mia mamma e poi scrivendo appunto libri.
Ho studiato al King College di Londra, mi sono laureata in Lingua Inglese, mio marito fa l’archeologo ed è una fonte di ispirazione per i miei libri.
Abbiamo letto che Elly Griffiths è lo pseudonimo che ha usato per pubblicare il suo primo romanzo. Per quale motivo?
Ho scritto anche altri romanzi con il mio vero nome che è Domenica De Rosa che in effetti è perfetto come nome per una scrittrice, però si trattava di libri di genere diverso, di fiction per le donne, cioè libri al femminile, e la mia agente mi ha suggerito, per i miei libri gialli, di usare un nome diverso, più adatto e quindi ho scelto il nome di mia nonna ed ho scoperto che è un nome piuttosto comune per questo tipo di professione, cioè di giallista.
Accertato che il suo vero nome è Domenica De Rosa, quali sono i suoi ascendenti che si sono trasferiti dall’Italia in Inghilterra (genitori, Nonni, bisnonni). di che paese erano?
Mio padre è italiano ed era emigrato in Inghilterra prima della guerra, suo padre, cioè mio nonno, era di Nola e poi ho la nonna che è originaria di Firenze.
Conosce, ha visitato l’Italia?
Adoro l’Italia, ci veniamo molto spesso, almeno una volta l’anno. Ho dei cugini a Roma ma è la prima volta che vengo a Milano.
Quali sono state le sue letture formative? E attualmente gli autori preferiti? Film?
Mi piacciono David Lodge, Ian Rankin e Anne Tyler, poi mi piacciono gli scrittori vittoriani tipo Wilkie Collins e di cui apprezzo molto The Woman in White (La donna in bianco) e The Moonstone (La pietra di luna) che ha avuto una notevole influenza sulla mia scrittura.
Per quel che riguarda il mondo del cinema, mi piace molto la trilogia del “Padrino”.
Quando ha deciso diventare scrittrice? Ha frequentato scuole di scrittura? oppure è un dono di natura?
Mi piace pensare che sia un dono di natura, perchè non ho frequentato nessuna scuola di scrittura. Ho studiato letteratura all’università ma ritengo che sia stata una sorta di ostacolo perchè si studiavano questi scrittori morti ormai da tempo e quindi non era molto positivo per la mia scrittura. Dopo l’università, ho lavorato come editor per una casa editrice e questo ovviamente è stato un fatto molto positivo per le mie doti di scrittrice anche se in un certo senso è stato anche una sorta di handicap perchè quando si lavora in ambito editoriale spesso si pubblicano cose che possono funzionare, essere commerciali ma che non sempre sono bellissime. Comunque la pratica nel campo editoriale mi ha aiutato.
Suo marito in quanto archeologo, l’ha aiutata nella stesura del romanzo, almeno nella parte diciamo “tecnica”?
In un certo senso mi ha aiutato perchè l’idea del romanzo mi è venuta da una osservazione casuale che lui ha fatto una volta che eravamo nella zona acquitrinosa di Norfolk, quando mi raccontò che per gli uomini preistorici questo tipo di paesaggio delle paludi era considerato sacro in quanto non era né terra né mare, era una sorta di terra di mezzo di passaggio per l’aldilà, né vita né morte.
D’altra parte è anche vero che io non ho mai mostrato non sono solita mostrare il mio lavoro ad altri quando scrivo e quindi in questo senso non è mi stato utile anche se con i dettagli tecnici mi ha aiutata.
Nel romanzo abbiamo letto che gli uomini preistorici in quella zona era uso sacrificare dei fanciulli e seppellirli con cerimonie religiose sui confini. Era una pratica realmente esistita?
E’ una pratica realmente esistita. Si ritrovano diversi corpi proprio nelle linee di confine tra un terreno e l’altro oppure tra diversi tipi di terreno. Non sappiamo se queste persone (cadaveri) fossero morte di morte naturale oppure sacrificate per pacificare una divinità. E’ comunque vero che si ritrovano dei corpi sepolti in queste zone.
Ha trovato difficoltà a farsi pubblicare questo romanzo
Si è stato difficile perchè anche se io avevo già lavorato nel mondo dell’editoria, ho iniziato a scrivere solo nel momento che mi sono ritrovata in maternità, quando aspettavo i miei due gemelli e non avevo idea di come procedere alla pubblicazione di un libro. Poi ho conosciuto una agente veramente brava, una persona fantastica che ha trovato un editore per i miei primi romanzi e poi un editore diverso per i romanzi scritti con lo pseudonimo di Elly Griffiths. Senza di lei non avrei saputo come fare.
Abbiamo letto il suo romanzo, trovandolo veramente coinvolgente, la protagonista Ruth Galloway riflette il suo carattere o il suo modo di vedere la vita?
Mi piace pensare che Ruth sia un personaggio inventato al 100%, che sia comparsa dal nulla, così con tutte le sue caratteristiche. Però poi andando a studiare bene che tipo di personaggio è, mi sono resa conto che ha degli elementi che la accomunano con me, come l’amore per i gatti per esempio e che ci preoccupiamo del nostro peso. Ruth in un certo senso è più calma di me, più flemmatica, possiamo dire “molto inglese”, mentre io che sono mezza italiana sono un poco più verace.
E’ sua intenzione rendere Ruth Galloway la protagonista di una serie di romanzi?
Mi piacerebbe molto proseguire lungo questa strada, ho già completato il seguito al presente romanzo, si intitola in inglese Janus Stone..(La pietra di Giano) non so poi come verrà tradotto in italiano. La protagonista è sempre Ruth con la sua controparte maschile. Si parla di rovine romane, viene ritrovato un corpo sotto un portone durante uno scavo. Ma ho tantissime idee che riguardano Ruth e Nelson e d’altra parte va detto che l’archeologia e Norfolk offrono tantissime possibilità per dei romanzi ed io ho tantissime idee per proseguire con questo personaggio, semplicemente se i lettori saranno ancora interessati a leggerle.
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