É appena uscito per Kowalski Di tutti e di nessuno, l’ultimo romanzo di Grazia Verasani che sarà presentato a Bologna il 13 ottobre alle ore 18,00 presso la Libreria Feltrinelli, in Piazza Ravegnana. Saranno presenti l’autrice e Alberto Sebastiani.
In un'intervista a cura di Marilù Oliva l’autrice ci racconta l’empatia provata durante la stesura, il suo rapporto col tempo e con la musica: «Forse perché ho messo le mani su un pianoforte a otto anni e la musica è stata ed è essenziale nella mia vita. Sintesi, ritmo, fluidità, accordi minori e maggiori, la preparazione della strofa, la suspance del refrain… Cerco di mettere tutto questo nelle parole.»
L'intervista integrale in /rubriche/8680
Ambientato a Bologna, il romanzo si apre con il ritrovamento del cadavere di Franca Palmieri in un giardino pubblico. L’investigatrice privata Giorgia Cantini ha conosciuto quella donna più di vent’anni prima, quando vivevano nello stesso quartiere. Franca era eccentrica, solitaria e girava voce che “svezzasse” i ragazzini della zona. La chiamavano la Ragazza dei rospi perché andava con i più sbandati, senza chiedere nulla in cambio.
Giorgia fa un tuffo nel passato e ripensa alla sua adolescenza trascorsa sul muretto di Via dei Lamponi o dentro un american bar di periferia, in compagnia degli Anna e Marco della sua generazione cantati da Dalla. E intanto cerca di carpire informazioni dall’amica Bruni della Questura di Bologna, che si occupa dell’indagine. Chi è stato a uccidere Franca? Quale pregiudicato del bar Felicita dove lei, cinquantenne alla deriva, leggeva le carte o i fondi di caffè? Ma c’è un altro caso cha la impegna: Barbara Turriti, diciottenne con la passione dell’arte ha smesso di frequentare il liceo e passa il suo tempo a vagabondare per le strade di Bologna. Anche lei ha un segreto…
Ad accompagnare la Cantini in una realtà dove per le donne la vita è sempre meno facile e i ricordi spesso non sono attendibili, ci sarà anche Genzianella, assistente improvvisata ma soprattutto una strepitosa invenzione narrativa.
Grazia Verasani (Bologna 1964) ha esordito giovanissima con alcuni racconti apparsi su Il manifesto. Ha pubblicato L’amore è un bar sempre aperto, Fuck me mon amour e Tracce del tuo passaggio (Fernandel 1999, 2001 e 2002); From Medea (Sironi, 2004); per Mondadori Quo vadis, baby?, da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, e Velocemente da nessuna parte (ora nella Universale Economica Feltrinelli), che hanno entrambi per protagonista l’investigatrice Giorgia Cantini. Nel 2008, è uscito per Feltrinelli Tutto il freddo che ho preso.
Di tutti e di nessuno (Kowalski Editore) di Grazia Verasani - Pagine: 256 - Euro: 15,00
“Di tutti e di nessuno” è il tuo ultimo romanzo, appena uscito per Kowalski. Si può definire il Cantini 3 perché torna la tua creatura letteraria, Giorgia Cantini. Ce lo introduci?
Sì, io lo chiamo confidenzialmente il Cantini 3 perché Giorgia Cantini è diventata per me un’entità che vive di vita propria. Per farti un esempio, tempo fa ho detto a un fidanzato di cui subodoravo una scappatella: “Guarda che ti mando dietro la Cantini!”. A parte gli scherzi, ogni volta che cerco di liberarmene, ritorna, e penso che ciò succeda o sia successo a molti scrittori alle prese con personaggi seriali. Ci si affeziona a loro, e un po’ li si detesta. Resta il fatto che questo terzo romanzo della serie a me personalmente sembra il più riuscito, perché ho dato a Giorgia toni meno cupi e introspettivi, perché ci sono più chiari che scuri, e una trama che è tipicamente, artigianalmente, poliziesca.
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