Lo sconosciuto spense la cicca nel posacenere, bevve tutto d’un fiato il suo whisky e riempì di nuovo il bicchiere. Paolo fece altrettanto, constatando che il Four Roses non era davvero niente male. Si sentiva bruciare piacevolmente lo stomaco.
- Il libro – riprese l’uomo con l’impermeabile – era il preferito di un tizio, chiamiamolo Andrea, che un giorno si innamorò di una splendida donna. Lui era scapolo e più giovane di lei, mentre lei era sposata.
- Il che non le ha impedito di fare le corna al marito, suppongo – disse Paolo.
- Infatti. Non ti spiego come e dove si sono conosciuti, non ha importanza, fatto sta che la donna perse definitivamente la testa per il giovane quando lui le regalò “La casa dei melograni”. Sulla prima pagina del racconto dell’usignolo e la rosa, lui le aveva scritto una dedica: Sei come un petalo di una stupenda rosa rossa. Ti amo.
Paolo fece una smorfia disgustata, a sottolineare che tanta sdolcinatezza era vicina al vomitevole. Lo sconosciuto abbozzò un sorriso mentre si apprestava a scolare l’ennesimo bicchierino.
- Molti uomini fanno questo e anche altro per una donna, ragazzo. Tu non sei mai stato innamorato?
- Si, ma diciamo che queste romanticherie poetiche le trovo deprimenti, se non ridicole.
- Deprimenti o no, con quella donna hanno funzionato – sottolineò l’uomo.
- E poi che è successo? Immagino che non vissero felici e contenti.
- Vissero felici e contenti per qualche mese. Finché, disgraziatamente per loro, il marito di lei non trovò il libro.
- E si è incazzato come una bestia. Mi sarei incazzato pure io, a dire il vero.
L’uomo con l’impermeabile scrollò le spalle e versò altro whisky a Paolo. Nel frattempo, il vecchio Tony si era rintanato nel retrobottega, ma aveva lasciato ancora acceso il juke-box. Dopo “My way” di Sinatra, fu il turno di “Roadhouse blues” dei Doors. Intanto Bogey-Colombo continuò a parlare.
- Si è incazzato anche troppo, direi. Al momento non disse nulla alla moglie, si limitò a farla pedinare per vedere se effettivamente lo stava tradendo. Una volta sicuro del tradimento, ha messo in atto la sua vendetta.
- Li ha ammazzati tutti e due?
- Non proprio.
- Mi scusi – lo interruppe Paolo – Ma ancora non capisco cosa c’entra questa storia col nostro discorso sulle scelte. A me questa sembra una normale storia tra lui, lei e l’altro.
- Il tradito era un mafioso. Avrebbe potuto ammazzare la moglie e il suo amante e uscirne innocente come un bimbo. Invece, proprio perché sapeva di poterla far franca, s’è inventato una vendetta diabolica.
- Ah si? E cosa avrebbe fatto?
- Una sera Andrea doveva incontrare la sua bella, solo che all’appuntamento ha trovato gli scagnozzi del mafioso e non lei. Provò a scappare ma si ritrovò legato e imbavagliato come un salame, dopodiché fu portato nel grande parco di una delle ville del mafioso, che era lì ad aspettarlo.
- Andrea si aspettava la morte, magari lenta e dolorosa. Poi vide una vanga ai piedi del mafioso. Poco distante dalla vanga c’erano tre cumuli di terriccio.
Paolo fece un’espressione stupita. Vanga? Cumuli di terriccio? Si chiese se l’uomo con l’impermeabile stesse raccontando una storia vera o se fosse tutta una cazzata gigantesca. Propendeva per la seconda ipotesi, ma poco importava: in quel momento si sentiva come un bambino di cinque anni a cui il nonno stava raccontando per la prima volta la favola di Cappuccetto Rosso.
- Sotto quei cumuli di terriccio c’erano tre bare: una era vuota, nelle altre due c’erano la moglie del mafioso e la sorellina di otto anni del povero Andrea.
- Porca puttana…ma erano morte? Non capisco.
- No, non erano morte, erano vive e vegete, ma narcotizzate.
Paolo ci capiva sempre meno.
- Ma perché erano narcotizzate?
- In modo che non facessero rumore, impedendo ad Andrea di capire in quale bara fossero. Andrea, aveva detto il mafioso, doveva scegliere in quale dei tre punti scavare: se avesse disseppellito la bara con dentro sua sorella, sarebbe stato libero di andar via con lei ma la sua donna sarebbe morta; analogamente, se avesse tirato fuori la sua donna sarebbe stata la sorellina a rimanere sepolta viva.
- E se avesse beccato la bara vuota? – chiese Paolo, sempre più curioso.
- Ci sarebbe finito dentro lui. E il mafioso aggiunse che non si sarebbe preso la briga di farlo narcotizzare. Se invece Andrea si fosse rifiutato di scegliere, gli avrebbe sparato in testa senza tanti complimenti, e la donna e la bambina sarebbero morte comunque.
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