Lo sceneggiato tv fu trasmesso dalla Rai per la prima volta il 13 gennaio 1960 come primo episodio del secondo ciclo di Giallo Club. La Elleumedia (www.elleu.it) ci permette di rivivere sceneggiati memorabili per la storia della televisione proponendoci cofanetti a prezzi accessibili, Montalbano, Maigret, Nero Wolfe sono solo alcuni dei nomi di grandi investigatori interpretati sul piccolo schermo da grandi attori. Questa volta vi segnaliamo il cofanetto delle avventure del Tenente Sheridan (interpretato da Ubaldo Lay) raccolte in 10 Dvd.
Impermeabile grigio, sigaretta in bocca, sguardo tagliente, ecco Ezechiele Sheridan, per gli amici Ezy. La serie è la prima vera produzione italiana a tentare il modello del police drama statunitense.
Il personaggio di Sheridan é stato creato appositamente per la TV da Alberto Ciambricco e Mario Casacci.
Attori: Ubaldo Lay, Lia Zoppelli, Silvano Tranquilli, Paola Quattrini
Regia: Stefano De StefaniPrezzo: 99,90 €
Offerta: 79,9€ (-20%)
- Uno strillone lancia l'ultima edizione del San Francisco Herald. Sarah Morgan è stata condannata a morte e mancano solo 16 ore all'esecuzione. "Dovete salvarmi, tenente!", dice disperata a Sheridan, l'unio disposto a riaprire il caso, mentre le sbarre disegnano ombre inquietanti sui muri della cella. Ha messo l'arsenico nel caffè di suo marito Freddie? Verra giustiziata all'alba come previsto? Sheridan indaga, separa l'arsenico dallo zucchero grammo dopo grammo, ma soprattutto ricostruisce il delitto senza trascurare neanche un granello di verità.
16 ore per non morire
Delitto a tempo di rock - Un camion con qualcosa da nascondere tenta di forzare un posto di blocco ma finisce fuori strada. Lo sceriffo non sa che pesci prendere e va dal tenente Sheridan, che è in vacanza a Ryndale e sta facendo il cascamorto con una bionda. Il ritmo di una tromba jazz assicura il sottofondo e anticipa la morte di un duro, che guarda caso poco prima aveva incautamente assicurato di sapersi difendere da solo. Dal canto suo, Sheridan è un vero duro, è cauto e fiuta la verità come nessuno. Il marchio dice Rai, ma attenzione perchè l'avvio ha uno sprint tutto hollywoodiano.
Rapina al grattacielo - Anche se trasfuso in tv, il buon sangue del cinema americano non mente. Un ascensore sale al 25° piano di un grattacielo. Lassù, lo aspettano una cassaforte e alcune mazzette di dollari. I dollari finiscono in una valigetta, che riprende l'ascensore in discesa. Nell'atrio la valigetta passa di mano, si spara e ci scappa un morto. I dollari ora sono al sicuro sotto l'asfalto, che invece ormai scotta. Al rapinatore non resta che rifugiarsi tra le braccia di una bella taxi-girl: i segugi del tenente Sheridan sanno già il suo nome e cognome.
- A chi tocca la collana di smeraldi della defunta zia Eva? Allo zio Richard? Alla governante Colette? A uno dei tre nipoti Paula, Mark e Sally? Come se non bastasse, l’interrogativo si fa precedere da un colpo a sorpresa: prima ancora di aprire il testamento, il notaio di famiglia finisce al tappeto e all’ospedale. Convocato d’urgenza, il tenente Sheridan scopre che la cassaforte appiccica una cortina di polvere fosforescente a chi la apre maldestramente, mentre la collana che vi è gelosamente custodita vale ben vent’anni del suo stipendio… Nei panni di Paula c’è Luisa Rivelli, qui agli inizi della sua carriera d’attrice, poi culminata alla conduzione di alcuni seguiti programmi della tv di servizio come Filo diretto: dalla parte del consumatore, I problemi del signor Rossi e Il mercato del sabato.
La cortina di fosforo
Buio alle otto - Un vecchio su una sedia a rotelle origlia dietro una porta chiusa. Dall’altra parte, due suoi nipoti, Jane e Rock, parlano di una bancarotta che sta per travolgere il patrimonio dello zio e di una polizza sulla sua vita da 100.000 dollari. Lei dice: “Il vecchio non sembra abbia intenzione di morire!” Lui risponde: “Sai bambola, ci sono tanti modi per andarsene all’altro mondo… E non è detto che l’interessato debba essere d’accordo!” In tanto buio, è inevitabile che al tenente Sheridan prima o poi tocchi accendere la luce.
Paso Doble - Un dipinto ufficiosamente attribuito a El Greco, intitolato Paso doble, viene battuto all’asta per 120mila dollari. Un affare? Le sirene del tenente Sheridan sibilano nella notte entrando in una villa. Non si può più dire che Livan abbia fatto un affare, acquistando quel dipinto: qualcuno l’ha ucciso con un colpo al cuore e si è portato via anche il quadro. La moglie di Livan, Sonia, dice di aver visto fuggire un uomo e di avergli sparato con la pistola che aveva nella borsetta. È certa di averlo colpito, anche se non l’ha fermato. Del resto, a quello deve pensare Sheridan… L’algida Sonia è Valentina Fortunato, molto stimata sulle scene dello Stabile di Genova e del Piccolo di Milano, e a lungo compagna nella vita di Sergio Fantoni.
- Alcune geishe sfilano zitte e mute nel buio, mentre un uomo le osserva furtivo. S’accendono le luci: siamo in un deposito di giocattoli, l’uomo si chiama Wilson ed è il proprietario, le geishe sono bambole e tutto sembrerebbe a posto, se non si staccasse la testa di una delle pupattole. Il giorno dopo, Wilson è preoccupato, interroga la nipote Mirna e il suo amante Robert, ma due colpi di pistola mettono fine alle sue indagini e danno il via a quelle del tenente Sheridan. L’omicidio si rivela una sciarada da camera chiusa: quasi un’opera da uomo invisibile, a meno che…
Paura delle bambole
Mirna è Giuliana Lojodice che, prima di una brillante carriera teatrale, condusse Johnny 7 con Johnny Dorelli e il Festival di Sanremo 1964 con Mike Bongiorno.
Soltanto una voce - Il braccio di celle davanti al tenente Sheridan non è poi così diverso da quello dove talvolta risiede Hannibal Lecter. La differenza sta nel fatto che è un braccio della morte, dove giace disperato Leroya, un condannato al quale restano solo due settimane di vita. Un possibile innocente al quale Sheridan vuole dare una mano, per riconoscenza verso un vecchio compagno d’armi. Una lettera anonima lo ha convinto che la verità va cercata a Roma. Così come va trovata una donna che forse sa e certo ha paura, Manuela Saroyan. Sheridan si mette al lavoro…
Una gardenia per Helena Carrell - Un televisore va a tutto volume nell’appartamento 58. L’uomo che alloggia al 56 protesta. Un altro bussa alla porta del 58 ed entra. La morte si sta già mettendo al lavoro, facendo crepitare una pistola di lì a poco. Chi ha sparato a chi, in quel maledetto 58? Il tenente Sheridan, che aveva un appuntamento proprio sul luogo del delitto, prende in mano la situazione, ma prima regala la risposta giusta al cruciverba che angoscia una centralinista: “Famoso generale francese che diventò imperatore?”. Certo dovrà fare un po’ di più, per risolvere il mistero. Nel 1953, Fritz Lang aveva già dato a una gardenia l’onore del titolo, traendo da una storia della giallista Vera Caspary Gardenia blu, poi diventato un classico del cinema noir.
- L’uomo che bussa alla porta del Plane Trees College si presenta come professor Barnett, ma ha una voce che non lascia dubbi. In accordo con il rettore, il tenente Sheridan si è infatti dato un’identità fittizia per indagare sul fratello di una professoressa, Cynthia Clyde, che a sua volta sembra nascondere una identità da pericoloso gangster sotto una superficie di rispettabilità. A complicare il compito del tenente, ci sono pure alcuni studenti che, invece di studiare o andare in vacanza, giocano a fare i criminali con un malloppo da 20.000 dollari. La sorella del gangster è Leonora Ruffo, che sette anni prima si era fatta notare addirittura in un film da storia del cinema come i I vitelloni di Federico Fellini.
Vacanze col gangster
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID