Nel volume dedicato a Carlo Jacono e curato dalla Fondazione Rosellini tutti gli appassionati potranno trovare più di mille copertine originali di Segretissimo stampate a colori su carta pregiata. Inoltre alcuni saggi di accompagnamento ripercorrono un’epopea.
Di Carlo Jacono ero vicino di casa, andavo a scuola con Andrea e nel suo studio entravo a sbirciare un po’ tutti i giorni. Carlo Jacono è spesso associato al Giallo Mondadori ma Segretissimo deve la sua fortuna, la sua formula proprio al tratto di Carlo che seppe interpretare le suggestioni dei romanzi e dei film di spionaggio nati con 007 ma sviluppatisi in una copiosa produzione di autori anche di talento negli anni 60 e 70 e arrivati sino a noi. La donnina con la pistola mescolata abilmente con sfondi (a volte realizzati con veri e propri collage e pennellate di colori a olio) nervose sequenze d’azione.
Sfogliando il volume riemerge alla memoria tutto un mondo di eroi, di atmosfere di idee per nuove storie. In pratica erano copertine che suggerivano a me, allora semplice lettore e autore in erba, un intero reame da esplorare. Ancora prima di aver letto il romanzo. E, in un’epoca in cui si scriveva ancora a macchina e l’illustratore non aveva Photoshop, i risultati erano in entrambi i campi stupefacenti. Segretissimo ne esce, da questa panoramica, arricchito. Si riscoprono, pagina dopo pagina gli aspetti più popolari dell’illustrazione d’epoca, la visione di un mondo che in Tv si vedeva solo in bianco e nero dai telegiornali e invece ti appariva vivido e potente. Come suggestive erano le visioni mai volgari di lingerie, baby doll, spalline abbassate delle ragazze di Carlo. Ricordo che aveva una sterminata collezione di modelli fotografici, Playboy ma anche riviste di moda, di attualità di armi, di viaggi. Da tutto quell’universo riusciva con una padronanza del colore da vero pittore a trarre un capolavoro alla settimana. Il volume è sicuramente una guida per i collezionisti che vi ritroveranno un elenco dei titoli della collana, i suoi autori,i suoi eroi nell’interpretazione di Carlo. Opera filologica ma anche tutta da gustare. Carlo (1929-2000) ci ha lasciato ma da qualche parte sa che ancora sono molti a ricordarne il sogno.
Il volume può essere richesto scrivendo a info@fondazionerosellini.it
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