Capodanno
Una vita di sacrifici. Solo e malato voleva farla finita, ma prima… L’aveva letto da qualche parte e desiderava metterlo in pratica. Lo consentisse il suo cuore o no. A Capodanno fece una cena sontuosa e si concesse tutto quello a cui aveva rinunciato da trent’anni. Poi due donne. Altra faccenda che faceva parte solo di lontani ricordi. Gli costarono 5000 Euro, senza contare la camera dell’hotel a cinque stelle. Alla fine volle festeggiare l’ultimo dell’anno in piazza, con i giovani che ballavano e con la musica rock. Mentre si avviava a piedi ripensò ai suoi propositi suicidi. Era stato troppo bene per pensare a farla finita. Aveva riscoperto che valeva la pena di vivere. Crollò pochi metri prima della piazza. Il suo cuore non aveva retto. Quando tentarono di soccorrerlo, sorrideva ancora.
Racconto di Natale
Di turno la notte di Natale. Decise che avrebbe lasciato il lavoro e sarebbe tornato a casa. Per sorprenderla. Era tempo che sospettava. Lei e un amante. Li avrebbe sorpresi e avrebbe rovinato il quadretto di Natale. Lei che faceva la gelosa si vedeva con qualcuno, ne era certo. Più si avvicinava a casa e più si sentiva infuriato. Salì le scale di corsa, infilò la chiave, entrò. Tutto buio, solo l’albero acceso. “Dove sei?” Nessuno rispose. Guardò nelle stanze, ma la casa era vuota. Forse erano usciti, lei e lui. Tirò fuori il telefonino e fece il numero. “Dove cazzo sei?”. Ascoltò la risposta. Lei era dove lui lavorava perché non ci aveva creduto al turno di Natale e lo pensava con l’amante… Lui guardò l’orologio. Era mezzanotte. Non gli restò che biascicare uno smozzicato: “Buon Natale”.
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