È uscito negli ultimi giorni di maggio in tutte le librerie italiane edito da Hobby & Work Il lungo inganno, pregevole thriller storico scritto a quattro mani da Divier Nelli e Leonardo Gori.
Partendo da tre vicende, a prima vista apparentemente scollegate e molto lontane tra di loro sia nello spazio che nel tempo,l'opera è unita da un’unica e misteriosa storia, quella di un lunghissimo inganno, destinata a svelarsi con un clamoroso colpo di scena nelle ultime pagine del libro, gettando una luce inquietante, e terribilmente verosimile, su alcune delle pagine più vergognose e vergognosamente dimenticate della storia italiana del ventesimo secolo.
Romanzo nero, duro, spietato, incalzante e imprevedibile, che ha il sapore amaro delle verità scomode, spicca oltre che per la trama anche per la narrazione che, a seconda delle vicende descritte, si avvale di un linguaggio più o meno costruito e colto.
Si passa infatti dalla lingua colloquiale e semplice che caratterizza la descrizione di ambientazioni e personaggi dei giorni nostri e degli anni ‘70 del ventesimo secolo, a quella più ricercata che mostra una Firenze nel periodo immediatamente precedente all’avvento del fascismo, città in cui si muove il protagonista del libro.
Valentino Poggiolini\Franco Battaglia, personaggio intorno a cui ruota tutta la vicenda descritta nel volume, è connotato in modo molto verosimile e anche le figure del maresciallo dei carabinieri e del ragazzo che lo interroga sono credibili e spingono il lettore all’identificazione.
La ricostruzione meticolosa che gli autori fanno delle città in cui il romanzo è ambientato: la Firenze prefascista e la Viareggio degli anni ‘70 del ‘900 e dei giorni nostri è filologicamente perfetta e di grandissimo interesse.
Molto positivo, in questo periodo di revisionismo storico, è anche il messaggio che gli autori vogliono dare con quest’opera: chi non conosce il proprio passato è destinato a ripeterne gli errori.
Le ultime pagine del volume, abbellito da un’illustrazione del disegnatore di Diabolik e creatore della serie a fumetti L’Insonne Giuseppe Di Bernardo, ospitano poi una chiara e puntuale appendice curata come sempre in modo molto preciso, come in molti romanzi di Leonardo Gori che sono ambientati nel periodo fascista o post fascista, dall’insegnante e scrittore ligure Daniele Cambiaso che immerge il lettore nella realtà storica che fa da sfondo al libro.
Un’ultima curiosità da sottolineare è che in questo romanzo in un gioco di rimandi ormai proprio dello stile di Leonardo Gori fa una piccola comparsata il personaggio del carabiniere Bruno Arcieri, protagonista di numerosi lavori del giallista fiorentino.
Alla luce di quanto scritto quindi non si può che consigliare la lettura di quest’opera, che terrà il lettore avvinto fino all’ultima pagina, non solo agli amanti della buona letteratura noir ma anche agli appassionati di storia contemporanea e a chi in un romanzo cerca spunti di riflessione.
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