Il giovane e mingherlino Michael Altai e il baffuto e più maturo Sarno Jonson sono una rinomata “strana” coppia di investigatori privati che vivono e lavorano a San Francisco.

I due, come ogni detective che si rispetti, hanno stabilito il loro quartier generale in un ufficio che avrebbe un urgente bisogno di una risistemata e, nonostante vivano nell’unica città d’America che ha un servizio di tram, poiché perennemente senza un dollaro, si spostano su uno scassatissimo maggiolone.

Il loro peggior nemico è il terribile gangster di San Francisco Julius Caesar e il loro referente il tenente Kennan, della polizia della città, che non li vede di buon grado.

Nonostante ciò, Altai e Jonson si distinguono per le loro imprese brillanti, anche quando (ed è la norma) i casi che devono gestire sono incredibilmente strampalati e all’apparenza addirittura irrisolvibili.

Creati da Tiziano Sclavi, lo sceneggiatore di Dylan Dog, e da Giorgio Cavazzano, uno dei più conosciuti e apprezzati disegnatori di storie Disney, le avventure a sfondo umoristico di questa coppia di detective sono state pubblicate sul Corriere dei Ragazzi a partire dal 1975.

In seguito sono state ripubblicate sulle riviste Corrierboy, Il Mago e Orient Express e raccolte, in una serie di albi cronologici, da Alessandro Distribuzione di Bologna.

Nel concepire la serie, Tiziano Sclavi pensava a uno stile realistico, come ricorda egli stesso: “Altai & Jonson non sono nati per un disegno così, ma per un disegno serio. Il merito dell’ibrido è stato di Barberis, allora direttore del Corriere dei Ragazzi. Fatto sta che le due prime storie di A&J sono una cosa, e le successive sono state un’altra cosa, perché dopo le scrivevo pensando al disegno di Giorgio”.

Comunque siano andate le cose, in questa serie giallo-ironica, la sintesi narrativa del geniale Sclavi si fonde perfettamente con lo stile nervoso e moderatamente grottesco di un Cavazzano vicino alla perfezione grafica.

L’ultima edizione in ordine temporale è quella della Montego, che ha stampato le storie in una collana di 7 albi cartonati alla francese.

Queste ultime sono colorate da Innocent Victim su indicazione di Cavazzano e disposte in ordine cronologico di apparizione.

Curata con scrupolo filologico, l’iniziativa si avvale di un ampio corredo di illustrazioni, schizzi e apparati vari, con commenti e saggi critici di operatori del settore, colleghi e amici di Cavazzano e Sclavi.

Fra questi, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Luca Boschi e molti altri.

Sicuramente un ottimo prodotto, anche nella veste grafica, meritevole di un’attenta lettura.