La Fazi Editore ci presenta Black Cocktail (Black Cocktail, 1990) un altro romanzo di Jonathan Carroll.
Di questo autore in Italia sono stati già tradotti vari romanzi molto apprezzati dai lettori, sia per il suo modo di scrivere e sia per gli argomenti e le situazioni che ad ogni pagina sorprendono il lettore. I suoi romanzi, molto spesso narrati in prima persona, miscelano molto bene fantascienza, horror, realtà alternative, situazioni al limite dell’incredibile ma divertenti e impregnati di ironia.
Jonathan Samuel Carroll è nato nel 1949 da genitori ebrei, ha passato la sua adolescenza a New York, studiando prima presso la Loomis School, nel Connecticut e laureandosi poi nel 1971, presso la Rutgers University. Si sposa lo stesso anno e poco dopo lascia l’America per trasferirsi in Austria, a Vienna dove risiede tutt’ora.
Esordisce come scrittore nel 1980 con The land of laughs (Il paese delle pazze risate, 2004), un romanzo che già contiene molti elementi che saranno poi contenuti e ampliati nei suoi lavori successivi.
Sino ad oggi ha scritto quattordici romanzi e ventitre racconti. Molti suoi lavori hanno avuto nomination in vari e importanti premi; ha vinto nel 1996 il Bram Stoker Best Collection con: The Panic Hand e nel 1988 il World Fantasy Best Short story con: Friend's Best Man.
Altre opere pubblicate in Italia dalla Fazi Editore sono: Mele Bianche (2003), Il mare di legno (2004), Zuppa di vetro (2005), I bambini di Pinsleepe (2006), Tu e un quarto (2006), Ossi di luna (2907), Gli artigli degli angeli (2007) e infine Il matrimonio dei fiammiferi (2008).
Il narratore di Black Cocktail, lngram York, ha perduto il proprio compagno nell’ultimo terremoto di Los Angeles. Nel corso dei vuoti giorni del lutto conosce Michael Billa, uno strano personaggio che più di ogni altra cosa ama raccontare storie. Tra queste c’è il ricordo della propria infanzia, di quando da bambino veniva bersagliato dagli altri perché grasso, maldestro; e di quanto per lui abbia contato, allora, l’amicizia di Deix, il compagno preferito di Michael, il ragazzo più violento e attaccabrighe della scuola. Il ragazzo che ora è tornato per rivedere Michael. Il ragazzo che ha ancora quindici anni.
A partire da questo incontro, una catena di bizzarri avvenimenti coinvolge lngram in un crescendo di angoscia e di orrore. Fino a quando, osservando i palmi delle proprie mani, il protagonista scoprirà che le linee che li solcano non sono irripetibili e che la sua è un’identità moltiplicata, condivisa.
Jonathan Carroll torna, con Black Cocktail, ai suoi neri enigmi esistenziali, e al colpo d’ala di una scrittura e una sapienza narrativa senza pari
Black Cocktail di Jonathan Carroll (Black Cocktail, 1990, Traduzione Carla Vannuccini, Fazi Editore, collana Lain 54, pagg. 90, euro 13,50) - ISBN 978-88-7625-054-5
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