Un giallo amaro nel bianco della neve. La solitudine di un ufficio nell'ovattato silenzio di una notte. L'autrice di questo racconto ci prende per mano e ci conduce nell'animo sconsolato di un personaggio che non ha più illusioni. Con pennellate larghe riempirà i nostri occhi di freddo e con piccoli tocchi in punta di pennello ci mostrerà una vita ormai silenziosa, fatta di piccoli e grandi vuoti. Aprirà per noi una finestra sulla nevicata e ci lascerà guardare questa vita attraverso i fiocchi tristi che cadono. Guarderemo questa vita andare verso il proprio destino, la notte di natale, nel candore silenzioso.
(Mauro Smocovich)
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