La Spagna da un po' di tempo offre al mondo novità narrative invidiabili. Non abbiamo ancora scoperto la loro ricetta segreta, ma sappiamo di sicuro che funziona. Ogni anno ci regala uno scrittore o una scrittrice di cui inevitabilmente ci innamoriamo. Il 2008 era stato tutto del giovane asturiano Ricardo Menéndez Salmón di cui Marcos y Marcos pubblicava con un evidente entusiasmo lo straordinario romanzo L'offesa
Il 2009 ci sorprende con la scrittrice aragonese Cristina Grande e il suo primo romanzo Natura infedele, e il 26 marzo ci regalerà un nuovo atteso libro di Ricardo Menéndez Salmón, Gridare. Dieci racconti che dimostreranno senza dubbio perché sia considerato uno dei rappresentanti più significativi della narrativa spagnola.
Dal 28 marzo al 3 aprile, Cristina Grande e Ricardo Menéndez Salmón ci regaleranno una settimana tutta spagnola. I due autori saranno in Italia per partecipare a interessanti rassegne letterarie e presentare i loro libri. Un'ottima occasione per tentare di carpire i loro segreti.
Cristina Grande in Italia dal 28 al 31 marzo
Sabato 28 marzo, IVREA, Rassegna internazionale Híspanica
Cristina Grande si confronta con Luis Sepúlveda
intervengono Bruno Arpaia, Paolo Collo, Glauco Felici
Centro culturale La Serra, Sala Congressi, ore 18.15
organizzata dalla Libreria Cossavella in collaborazione con il Comune di Ivreala Regione Piemonte e l'Ambasciata di Spagna
Lunedì 30 marzo, VALPERGA (To), LibrInTerra,
Cristina Grande presenta Natura infedele
Interviene Veronica Orazi, Università di Torino
Teatro Comunale, ore 21,00
Patrocinato dall'Ambasciata di Spagna e dal Comune di Valperga
Martedì 31 marzo, MILANO, Instituto Cervantes, Cristina Grande dialogando con Chicca Gagliardo presenta Natura infedele
via Dante 12, ore 18,00
in collaborazione con l'Instituto Cervantes
Venerdì 3 aprile
NOVARA Scrittori&Giovani
Romentino (No) - Scuola superiore Pascal, ore 11,00
Ricardo Menéndez Salmón presenta Gridare
Interviene Laura Pariani
organizzato da Interlinea in collaborazione con la Provincia di Novara
MILANO
Ricardo Menéndez Salmón incontra i lettori
Libreria Centofiori, ore 19
corso Indipendenza 9
Gridare di Ricardo Menéndez Salmón (Marcos y Marcos) - 176 pagine - 14,00 euro - ISBN 978-88-7168-502-1
Un giovane pittore torna a Madrid per una mostra e cerca di rintracciare un grandissimo, perduto amore. Lo aspetta una ferita insanabile, ma anche il conforto di un altro affetto, normale e solido, nato per un piacere comune e duraturo. Un uomo affitta una stanza per gridare; dopo aver imparato a gridare da solo e in gruppo, nel luogo predestinato, a intervalli prestabiliti, finalmente con una donna osa toccare il fondo dolce dell’abisso: insieme, conquistano la gioia di gridare ovunque, a tutte le ore, senza cerimoniale; la gioia di essere, come i primi uomini, al di là delle parole. Olsen non sarebbe l’uomo che è oggi, con la sua ossessione per il Male, con la sua sete infinita di curiosità, con il suo anelito quasi cosmico a saperne di più e meglio, se non avesse incontrato quel vecchio all’aeroporto di San Paolo. Se non avesse visto quella ragazza nera avviarsi verso i bagni per non uscirne mai più…
Dieci racconti che avvolgono, seducono, sorprendono: dieci storie d’amore, terrore, nostalgia. Mondi sempre diversi, ciascuno con i propri orizzonti e le proprie risorse vitali, sono investiti da un’anomalia; grande o piccola, fantastica o infernale, comunque dirompente. E la scrittura è l’arma segreta che moltiplica le voci e illumina gli angoli oscuri, dove si nasconde la vera letteratura. Un libro ad altissimo voltaggio emozionale.
Natura infedele di Cristina Grande (Marcos y Marcos) - Traduzione di Barbara Bertoni 224 pagine - 14,50 euro - ISBN
Renata e María sono sorelle gemelle, ma non si assomigliano per niente. Diversa l’altezza, diverso il coraggio, diverso il modo di andare alla deriva. Renata ama Jorge, ma lo perde passando di letto in letto; María
si affida all’eroina. La loro madre adora l’opera e lotta per aprire la sua erboristeria in pieno centro a Saragozza. Dice che la paura è un mucchio di cose: ciascuno vi passa accanto e raccoglie quello che vuole. Per le figlie si preoccupa solo delle cose pratiche, “non dell’anima”. Crede fermamente nell’indipendenza. Ma “le peggiori dipendenze non sono quelle economiche”, e la peggiore infedeltà è l’infedeltà a se stessi.
Rivivendo corse in motorino, sedute di terapia ‘light’ nei centri di disintossicazione, seduzioni vampiresche e notti strane, Renata a quarant’anni si spoglia a poco a poco di ogni forma di autoinganno, e si prepara a entrare a occhi aperti nella vita che verrà.
Un viaggio in molte tappe, fotogrammi di vita che svelano un diario intimo spregiudicato e disarmante.
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