Un mistero misterioso
Dico la verità. Il primo numero l’ho acquistato per vedere cosa avevano combinato lo Smocovicce e compagnia bella. Semplice curiosità. Poi, invece, mi ci sono proprio affezionato. Mi piacevano le storie e, da buon toscano, l’ironia che vi serpeggia. Dunque ecco a voi Cornelio 6 di Carlo Lucarelli, Mauro Smocovich e Giuseppe Di Bernardo (Star Comics, 2009).
Copertina alluzzante con Cornelio-Lucarelli che se la vede brutta in mezzo alle acque e prima pagina da ritagliare sempre con il solito protagonista che sta per strozzare una giovin fanciulla in mezzo ad una caterva di libri e giornaletti. Si incomincia bene (mi sono detto).
E si continua meglio. Nel senso che, a mio avviso, si tratta della storia più incasinata che ho letto. E date ad “incasinata” il significato che volete. Con il Nostro fuori di testa che mangia le pagine di un libro di Ofelia, ci fa pure all’amore, ha scritto un romanzo che non ha scritto (non fate troppe domande…), racconta la sua storia piccante all’amica Vanessa innamorata di lui (in carcere perché sospettata dell’omicidio avvenuto in un teatro nel precedente episodio), viene portato alla clinica Villa Fiaba, e poi morti ammazzati e lui sospettato, l’ispettore Grazia Negro ricattata, flash back a go-go, sogni, incubi, libri drogati, libri oggetto, il ritorno della sorella Carmilla, un sacco di fantasmi giallistici e non, tra cui Amleto, Arlecchino e Pulcinella se non ricordo male e anche Dracula e…non ci crederete…pure Raffaella Carrà (ho detto di non fare domande…). Tra i personaggi veri (si fa per dire) pure Dario Argento.
Il tutto condito da un disegno più sicuro e funzionale.
Mi gira la testa…
P.S. Ottimo per i cervelli agitati, da manata galattica per tutti gli altri.
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