L’inizio è un vero inizio, visto che riprende la sequenza finale del primo Venerdì 13, quello risalente al 1980 dove Pamela Voorhees, madre di Jason nonché autrice della prima serie di delitti, viene eliminata dall’ultima sopravvissuta.
Da qui ha inizio questo nuovo Venerdì 13 di Marcus Nispel (già autore del remake di Non aprite quella porta), che dimostra in modo lampante come il venire meno alle regole su come sopravvivere in un film horror, regole codificate in Scream e che recitano “mai ubriacarsi, mai fare sesso, mai dire torno subito”, ha come sempre conseguenze letali (in particolare le prime due…).
Detto che siamo in pieno sottogenere slasher e che si rimpiange il bellissimo Reazione a catena cui la saga di Venerdì 13 deve moltissimo, rimane da aggiungere soltanto non si respira né aria di “doveroso omaggio”, né aria di “voglio rivoluzionare un genere”.
Insomma, tutto già visto, tutto previsto...
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