Nell’estate del 1979 un uomo scompare ad Alassio: inizia così una storia torbida, ricca di colpi di scena, che la misteriosa Angelica racconta via e-mail a Corrado Siniscalchi.
Lui, avvocato noto per difendere elementi della malavita locale e scrittore senza più ispirazione, decide di farne la trama del suo prossimo romanzo. Capitolo dopo capitolo i due scrivono a quattro mani di un delitto efferato, vicende e personaggi che a Corrado appaiono sempre più familiari.
Quando la memoria si squarcia, è troppo tardi per tornare indietro. Scoprire la vera identità di Angelica diventa un imperativo categorico, l'unica chance per salvarsi dalla rovina.
Tra Ponente Ligure, Marsiglia e la Corsica, una vicenda in cui passato e presente, amore e morte si intrecciano in modo inestricabile.
La Forgia del Diavolo di Maurizio Lantieri e Lilli Luini (Fratelli Frilli Editori) - pp. 321 - 12,90
un estratto da La Forgia del Diavolo:
Un’innocente leggerezza.
La chiameresti così, in quelle tue arringhe forbite che ipnotizzano giudici e giurati. Quelle che fanno assolvere ladri, spacciatori, mafiosi. Assassini.
Invece no, avvocato.
Di questo garbuglio non azzecchi l’uscita.
“Quando vedremo in libreria il più volte annunciato secondo romanzo di Corrado Siniscalchi, lo scrittore rivelazione che l’anno scorso ha scalato le classifiche di vendita?”. È la rivista più letta d’Italia, a chiederselo. Se ha potuto osare tanto è perché la tua casa editrice approva e permette. Lavorate per gli stessi padroni, non lo sai?
Stanno dubitando di te. Ti stanno... sollecitando.
Che t’inventi adesso?
Davvero, avvocato, l’hai fatta fuori dal vaso.
Uno sbaglio fatale.
E questo, lei lo sa.
Finora ha dominato la rabbia, undici mesi e sette giorni spiando l’occasione e cercando il modo.
Ora ha l’una e l’altro.
Ti stana, ti inchioda, ti annienta.
L’ha promesso a se stessa.
E alla fine – chi lo sa – scapperà anche a lei “un’innocente leggerezza”... e tu morirai.
Vedremo, avvocato.
Non lo saprai fino a quel momento.
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