The Horsemen a firma di Jonas Åkerlund (regista abbastanza famoso di video-clip): probabilmente si merita la sordina che ne ha accompagnato l’uscita. Inizio che sembra promettere chissà cosa (un macabro ritrovamento in una landa innevata), finale molto lontano dalle premesse. Trama sempre più confusa al punto che l’identificazione dei Quattro cavalieri dell’Apocalisse (di Giovanni) rimane incompleta. Eccessivo lo spazio concesso alle ambasce di Dennis Quaid, poliziotto vedovo specializzato in odontologia forense (ma è solo uno specchietto per le allodole…), che per colpa del lavoro non riesce a frequentare i figli come vorrebbe.

La zona che ne giustifica l’inclusione oltre che nel genere thriller anche in quello horror, è la pratica della sospensione a mezz’aria ottenuta attraverso ami infilati nella carne, ulteriore passo per tutti quelli che ritengono insufficienti tatuaggi e piercing.

Neanche per stomaci forti, solo da passarci a lato senza voltarsi...