Non sfugge a chi abbia letto i lirbi di Giovannino Guareschi la sorprendente somiglianza, anche fisica, tra gli immaginati personaggi dei suoi racconti e i loro incredibili interpreti cinematografici, da “Lo Smilzo” con il classico “Cappello-alla-socialista-messo-in-testa-alla-Diotifumini”, che, chissà perché si immaginava proprio così, ai due interpreti principali: Gino Cervi e Fernandel.
Due personaggi che nei 5 film di Duvivier, Gallone e Comencini, i registi della saga di Don Camillo e Peppone, hanno dato corpo alle storie di politica e umanità tratti dai racconti di Guareschi. Quadri pittorici che pur edulcorati rispetto alle drammatiche tensioni di quegli anni di violenza, non hanno peccato di falsità ideologica, né di insensibilità sociologica, descrivendo situazioni realistiche, se non vere, salvo per l’epilogo positivo, che la storia ha dimostrato non essere sempre tale.
Il volume di Riccardo F. Esposito, analizza con puntualità storiografica, i 5 film di successo, che continuano ad essere tali, non dimenticando nessuno. Guareschi a cui è tra l’altro dedicata una ricca bibliografia, i registi, gli aiuti, ma anche i doppiatori meno conosciuti e i luoghi.
Un dettaglio questo che fa del volume una guida di Cineturismo, attraverso le località che hanno trasformato la “bassa” come vengono chiamate quelle terre, in una “Cinecittà sul Pò”.
Riccardo F. Esposito, scrittore e saggista. Ha scritto su Segnocinema, Film e La Cosa Vista. Interessato al cinema hollywoodiano ed europeo, ma con una particolare attenzione per le cinematografie dell’Est & Nord Europa e per quelle asiatiche, ha pubblicato vari saggi sull’argomento.
Don Camillo e Peppone, Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965 di Riccardo F. Esposito (Le Mani) pp. 105 - Euro 15,00
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