Visti i risultati modesti ottenuti con Come Dio comanda, forse funziona più il travaso dal fumetto visto che in tal caso siamo già in un ambiente “visivo”. Bando alle chiacchiere: The Spirit, per la regia di Frank Miller (Sin City lo ha disegnato lui…), è un fumetto cinematografico irrobustito con dosi massicce di cultura alta e bassa. Spirit (Gabriel Macht) è un investigatore uscito dritto dritto dall’hard boiled anni 40 e il villain che gli contende la scena (ogni scena un look diverso…). Octopus (un Samuel L. Jackson magari sopra le righe però capacissimo di fare spettacolo da solo…), non gli è da meno. Se l’aria è anni 40, la tecnologia è quella di oggi (cellulari) e gli scopi ultimi, l’immortalità, è perseguita attraverso la ricerca del sangue di Eracle e del vello d’oro di Giasone. Attorno a Spirit e Octopus uno stuolo di dark lady che fanno a gara a chi è più brava. Vince Eva Mendes che giunge a fotocopiarsi il posteriore come atto di estrema superiorità (“Ecco qua”, pare dire, “accontentatevi della fotocopia”).
Dialoghi conditi dall’ironia più spinta, e nel finale un breve monologo di Spirit che è soprattutto un atto d’amore per una città, Central City, come neanche Batman si sentirebbe di fare per la sua Gotham…
Da vedere.
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