Tra sì e no scegliamo nì (come si scrive “ni”?). È l’unico giudizio che pare sensato in attesa di quello che già si annuncia come un fratello maggiore di questo Twilight di Catherine Hardwicke (suo uno dei migliori film sull’adolescenza degli ultimi anni, vale a dire Thirteen), cioè quel Lasciami entrare che sta per arrivare preceduto da una sfilza di premi lunga così (dal Tribeca ad Edimburgo, dal Canada alla Svezia).
Se il genere “vampiro in mezzo ad umani” va aggiornato, e perché no, magari rifondato, quale occasione migliore che il passaggio dalla carta al grande schermo di una saga di successo (quella di Stephenie Meyer composta oltre che da Twilight da Eclipse Breakdawn…) che ne rilegge appunto la figura in chiave famigliare e poco, anzi per nulla, sanguinolenta (i membri della famiglia dopo tanto penare sono diventati vegetariani)?
Detto, ma non fatto (cioè non rifondato…). Bella Swan (Kristen Steward), adolescente decisa a tornare a vivere col padre dopo il divorzio di quest’ultimo, nel nuovo liceo si trova di fronte Edward Cullen (Robert Pattinson), adolescente anche lui ma solo nell’aspetto (emaciato) giacché come ogni vampiro che si rispetti va per il trecentesimo anno di vita (o giù di lì…). A complicare la relazione nascente Bella e Edward, due conflitti: il primo, quello di Edward lacerato tra l’attrazione vampiresca verso Bella (dovuta, pare di capire, ad una sorta di “odore umano” che evidentemente i discenti di Dracula trovano irresistibile) e la fedeltà alle regole che la famiglia Cullen, padre, madre, sorelle, fratelli, si è imposta, quella cioè di non nutrirsi di esseri umani. Il secondo discende invece da un terzetto di vampiri che rimasti fedeli all’antica tradizione sono tutto sono fuorché vegetariani.
Il film, pur mantenendo in fondo quella che è una delle prerogative del vampiro sotto forma di “portatore di diversità” (immortale in un mondo che consuma in fretta, quindi forse fuori moda…), sconta però pesantemente un controllo assoluto teso ad evitare anche la più piccola incursione nelle pulsioni vitali di una storia che sa come mettere a confronto due mondi che si incontrano, si guardano, si piacciono, ma che per il momento sa non sa (non vuole…), andare fino in fondo. L’amore nascente tra Bella e Edward finisce così con l’appagare il lato romantico di molti scontentando tutti gli altri.
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