L’idea di raccogliere gli scritti dei bambini riguardanti il giallo, nacque diversi anni fa quando, come insegnante, mi accorsi che bambini dai sei ai dieci anni, guardavano film come Profondo rosso, o Shining. La faccenda si ampliò di più, quando loro seppero che io stesso scrivevo racconti e romanzi gialli. Si creò così una specie di complicità che servì a catalogare e ordinare pareri e scritti. D’altra parte un insegnante non può non porsi il problema dell’effetto di certe storie, chiamiamole pure “fiction”, su dei bambini che ci aspetteremo di più interessati a “lupi cattivi”, poi regolarmente puniti da qualche principe buono e generoso… Da un punto di vista pedagogico era importante considerare il tema della “paura” e cercare un’elaborazione della stessa. Se dei genitori non troppo attenti permettevano che i loro figli vedessero L’esorcista, poteva essere utile parlarne e scriverne, in modo da tirare fuori eventuali “fantasmi” rimasti più o meno nascosti, ma capaci, se non elaborati, di trasformarsi in contenuti negativi e portatori di insicurezze varie. Il discorso è cominciato così. Con l’andare del tempo il materiale è diventato abbastanza consistente ed è nata l’idea di aprire un blog che mettesse ordine negli scritti e nei pareri raccolti. Ecco dunque Giallo a quadretti. I bambini nelle brevissime note riguardanti film, personaggi, telefilm, si esprimono in modo molto diretto su quanto osservato e lo fanno a partire dal loro modo di vedere il mondo. Questo a volte è ricco di sorprese ed è spesso anche divertente, soprattutto perché descrive la realtà da una prospettiva che spiazza, rispetto alle valutazioni degli adulti, sovente condizionate e ripetitive. Notare che a Montalbano “luccica la testa”, o che il tenente Colombo si veste così perché “lo fa apposta”, fa parte di questa inconsueta maniera di considerare la realtà. Anche notare che il “cattivo” di Shining non può essere vero perché “non paga al bar”, è nello stesso tempo un meccanismo di difesa dalla paura e un modo del tutto “rivoluzionario” di valutare il film. Per quanto mi riguarda, si è sempre trattato di un modo di considerare le cose che mi ha insegnato molto. Il fatto sia anche divertente da leggere, poi, non è per nulla un particolare secondario…