"Era la Liala del giallo. Così dolce, così educatamente efferata, un angelo custode del piccolo mondo antico torinese. Una signora di biscuit, Gianna Baltaro. I suoi estimatori (sotto la Mole e non solo) non erano pochi. Le scrivevano, la sollecitavano a tessere nuove trame.
Ciascuna storia una ricerca del tempo perduto, i favolosi anni Trenta, una città meticolosamente ricostruita, di salotto in caffè, di viale in veletta. Un batuffolo d’ovatta ripieno di cimici, di veleni, di rancori…" (Bruno Quaranta)
Gianna Baltaro, recentemente scomparsa, è stata spesso definita l’Agatha Christie piemontese oppure la Signora in Giallo sotto la Mole. La scrittrice torinese ha inventato il personaggio di Andrea Martini, protagonista di ben 18 avventure: un ex commissario della Squadra Mobile, che, in particolari inchieste, torna volentieri a dare una mano ai suoi vecchi colleghi nella Torino degli anni Trenta. “Uomo affascinante di molta umanità e non poco anticonformismo, - l’ha descritto Giovanni Tesio, - che si divide tra Torino e Diano d’Alba, dove ama vestire i panni del gentiluomo di campagna coltivando il vino di un podere avuto in eredità da uno zio”. Martini è “uno dei protagonisti più interessanti del giallo italiano”, per citare Giuseppe Pederiali. Anche se in realtà la vera protagonista delle storie di Gianna Baltaro è la Torino anni Trenta, avvolta dal suo fascino discreto e misterioso. Una città in grande fermento, che, nelle indagini del commissario, vive di momenti curiosi, momenti storici di un passato descritto con grande coinvolgimento.
Nelle nebbie del Gambero d'oro
La prima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Andrea Martini, in passato commissario responsabile della Squadra Mobile della Questura e ora in ritiro nel vigneto di Diano d’Alba, in cui veste i panni del gentiluomo di campagna, non manca di scendere dalle Langhe a Torino, nell’alloggio della sorella in via Barbaroux, Contrada del Gambero d’Oro. Quando in via San Tommaso viene trovata morta una ragazza, Martini si sente coinvolto sotto il profilo professionale, ma anche per senso di solidarietà con la gente del «Gambero».
Un'appassionante indagine del commissario Martini...
La seconda indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Nel tranquillo Borgo San Salvario, attorno all’elegante pianta ottagonale di Largo Saluzzo punteggiata dalle insegne delle botteghe, la quiete è incrinata dalle ignobili lettere firmate «LA VOCE DELLA VERITÀ». Un bambino minacciato, un cadavere su un treno merci, un dongiovanni imprudente… Il commissario Andrea Martini è un avversario pericoloso per il misterioso assassino. Paziente e ostinato, aiutato da alcuni colpi di fortuna, tra un indizio colto in un bar e un’ombra intravista alla stazione di Porta Nuova, tra un interrogatorio apparentemente svagato e un dialogo serrato, Martini giunge infine alla verità.
La terza indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Delitto a teatro per il commissario Martini... Il teatro si è sempre prestato come ambiente ideale per rappresentare il delitto, sia sulla scena sia dietro le quinte. Gianna Baltaro lo sceglie come luogo dell'omicidio di un attore dal fascino ambiguo, la sera del debutto di uno spettacolo importante. Il commissario Martini, chiamato a risolvere il mistero, riuscirà come sempre a individuare l'assassino...
La quarta indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Quale motivo ha spinto la baronessina Langriano a un viaggio in idrovolante, da Torino a Venezia? Per lo stesso motivo, qualcuno decide che non deve assolutamente arrivare a destinazione.
Il commissario Martini si muove con sicurezza nell’ambiente della piccola aristocrazia della Torino anni Trenta. Ma la ricerca della verità sarà lunga e difficile.
La quinta indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Anni Trenta. Andrea Martini, imbarcatosi sulla lussuosa nave da crociera “Augustus” per rintracciare un falsario, si trova a dover indagare sull’omicidio di un tenore, scritturato per un concerto… L’affascinante commissario si muove perfettamente a proprio agio in quell’ambiente mondano, che pure non sempre apprezza. E, dopo un altro delitto e svariati colpi di scena, non tarderà a giungere alla soluzione.
La sesta indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
In una villa patrizia, un crescendo di intrighi famigliari culmina nell’omicidio del commendator Ghezzi, ricco finanziere del quale molti avrebbero desiderato la morte. Dopo un secondo oscuro delitto spetterà al commissario Martini svelare il mistero.
La settima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Torino. Estate 1938. Nel parco del Valentino, non lontano dal Borgo Medioevale, viene trovato ucciso uno scrittore, soggettista per la FERT. Tra passioni e rancori, il commissario Andrea Martini investiga nel mondo del cinema e della moda, elegante e subdolo “salotto buono” della città...
L'ottava indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Nel rione della Basilica della Consolata, una ricca pittrice viene trovata uccisa nel suo atelier. Chi è l’assassino? Perché ha ucciso? In una affascinante e misteriosa Torino anni Trenta, il mondo dell’arte è messo in subbuglio da due efferati omicidi. E la perspicacia del commissario Martini è messa a dura prova da imprevedibili colpi di scena. Ma, come al solito, perverrà alla soluzione.
La nona indagine del Commissario Martini sul Lago Maggiore di Gianna Baltaro
Le previsioni di un’astrologa condurranno il Commissario Andrea Martini a Stresa, sul Lago Maggiore, per risolvere il mistero che circonda la morte di una ricca ereditiera torinese. Ristoranti Liberty, eleganti battelli, incantevoli panorami… ma la soluzione dovrà essere cercata nella vita privata dei protagonisti. E l’altra riva del lago sarà anche la metafora della doppia faccia della realtà.
La decima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Da Torino alle nevi di un Sestriere anni Trenta...
Nel Grand Hotel Principi di Piemonte, durante una importante sfilata di moda, viene commesso un delitto dall'oscuro il movente. Un secondo delitto accrescere le incognite per il commissario Martini che alla fine riesce a risolvere l'inchiesta.
L'undicesima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Dalle Terme di Acqui a Torino due misteriosi delitti per il commissario Martini
Un concorso letterario ad Acqui Terme viene sconvolto dall'omicidio di uno dei giurati, assassinato per strada al crepuscolo. Quando l'indagine si sposta a Torino, un secondo omicidio indica al commissario Martini, incaricato delle indagini, la traccia da seguire.
La dodicesima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Quelle figure compostamente sedute, la schiena ben dritta, le teste che si reclinavano in movimenti secchi, da una parte o dall'altra per seguire le parole degli interlocutori, sembravano bambole mosse da mani invisibili.
I fatti prendono avvio in una villa signorile di Balme. La morte inspiegabile della contessa Gamoni determina il rinvio delle nozze della sua figliastra.
Si parla di delitto e ciò mette in moto un'indagine che fa affiorare i segreti di una grande famiglia
La tredicesima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
Qual è l'identità del morto trovato fra le bancarelle del mercato di Piazza Madama? Che fine ha fatto il sognatore Epifanio? Che cosa si nasconde dietro le facciate "perbene" della Torino Anni Trenta? La vicenda gialla si dipana per le strade della città, con continue sorprese che cancellano la convinzione che il lettore si stava facendo. Una svolta inattesa e, come al solito, il commissario Martini risolverà il mistero.
La quattordicesima indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Un omicidio viene commesso negli uffici della Fondazione "Speranza", di cui la signora Pich è Presidentessa. La polizia inizia le indagini e il commissario Martini viene chiamato direttamente in causa da un misterioso biglietto. Quando la signora Pich muore in un incidente d'auto, il commissario, dubbioso sulle cause che l'hanno provocato, dà un nuovo indirizzo alle indagini. È l'inizio di una storia piena di risvolti imprevisti, nella quale la signora Pich ha un ruolo preponderante. Nel suo passato c'è un lato oscuro che le circostanze faranno emergere in tutta la sua crudezza: a svelarlo sarà la comparsa di uno sconosciuto, reduce da un volontario esilio e assetato di vendetta. La strada da percorrere sarà lunga, frenata a volte dalle vicende personali dei protagonisti. La verità sarà in fine rivelata. E sarà imprevedibile e dolorosa...
La quindicesima indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Una donna viene uccisa nello scompartimento di un treno sul quale viaggia anche Andrea Martini. Il commissario viene coinvolto nelle indagini e ottiene un primo successo identificando la vittima: si chiamava Bonbon. Il commissario si sente impegnato a condurre le indagini e ottiene un primo successo identificando la vittima: si chiamava Bonbon. Una ex attrice che si era messa in pericolo andando a frugare nelle vicende private di una ricca famiglia. Martini viene a sapere che, all’origine di tutta la storia, c’è il suicidio di una cara amica di Bonbon. Scoprire le ragioni di quel suicidio, e le successive implicazioni dell’assassinio dell’ex attrice, diventerà compito del commissario. Ma le persone indiziate sono pericolose. Il segreto che devono difendere è di vitale importanza e, per difenderlo, non esitano a uccidere ancora. L’indagine sarà lunga, difficile, ricca di colpi di scena, e la soluzione del caso del tutto imprevedibile.
Quel maledetto giorno di Carnevale
La sedicesima indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Il cadavere di una giovane donna, sposata a un Procuratore del Re, viene scoperto in una garçonniere nei pressi di piazza Vittorio Veneto. L’uomo condannato per l’omicidio, a due anni dalla sentenza, chiede al commissario Andrea Martini di riaprire il suo caso. Martini indaga in quel mondo torinese, regno dell’eleganza e del lusso, tra ricche signore, stilisti, bellissime modelle e sartine. Deve tornare indietro nel tempo, al giorno del delitto, un giorno di carnevale con la sfilata dei carri allegorici in via Po.
La diciassettesima indagine del Commissario Martini di Gianna Baltaro
Un brutale omicidio sconvolge l’ovattata quotidianità del lussuoso Hotel Turin. La vittima è un investigatore privato, che doveva incontrarsi proprio lì con una misteriosa signora. Quali carte compromettenti conteneva la cartella di pelle che qualcuno gli ha rubato poco prima del delitto? Spesso una facciata perbene maschera il groviglio di pulsioni che possono portare al delitto... Il commissario Andrea Martini si muove con la consueta disinvoltura e umanità tra le ridenti Valli di Lanzo e i salotti borghesi della Torino anni Trenta. E alla fine, anche per l’uomo dal soprabito grigio, giustizia sarà fatta.
La diciottesima indagine del commissario Martini di Gianna Baltaro
La fine di un temporale, una macchina in panne, l’istantanea di un delitto (per citare Agatha Christie…) Ma fra le verdi strade della Val Pellice, la collina di Baldissero e la Torino dei salotti buoni soffia un vento esotico, un’aria di avventura. Uno scrittore viaggiatore e suo fratello disperso in Africa, nell’ombra il mistero della regina di Saba. Al commissario Martini, come sempre, il compito di far trionfare la sua idea di giustizia.
Una certa sera d'inverno - Il Fumetto
Il commissario Martini indaga di Gianna Baltaro, Marco D'Aponte
Chi è l’assassino? Perché ha ucciso? In una affascinante e misteriosa Torino anni Trenta, il mondo dell’arte è messo in subbuglio da due efferati omicidi. E la perspicacia del commissario Martini è messa a dura prova da imprevedibili colpi di scena.
"... Marco D’Aponte si è “perdutamente invaghito” di un giallo di Gianna Baltaro, una delle molte inchieste del commissario in pensione Martini che tanta gioia danno ai fedelissimi lettori che ne attendono l’uscita natalizia come uno dei regali più belli (io sono fra questi buongustai)... D’Aponte esegue una sorprendente virata portando la storia dentro il “grottesco"... L’autrice ha approvato, e si è divertita. Io approvo, e mi sono divertito... Gustatevi questa storia in modo indipendente dal romanzo che l’ha ispirata, e leggete anche il romanzo se non l’avete ancora fatto..." (Beppi Zancan)
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