Una bellissima hostess delle linee aeree etiopi viene trovata morta nel suo appartamento, vicino a lei un diario scritto in una lingua incomprensibile. Una situazione difficile per il maresciallo Cafuni che decide di rivolgersi al suo ormai amico Ras Tafari Diredawa.
Tafari era un barbone alcolizzato, tormentato da un oscuro e doloroso passato a cui la sua mente aveva deciso di soccombere. Etiope e clandestino, istruito e poliglotta, con acume e determinazione aveva scoperto e consegnato alla giustizia l’assassino di una volontaria della Caritas… Eurosia, l’unica persona che credeva in lui. In quell’occasione aveva conosciuto il maresciallo della benemerita, uomo deciso e risoluto, integerrimo e privo di pregiudizi, che andando oltre l’apparenza degli stracci da barbone era riuscito a trovare il vero Ras Tafari.
In questa nuova indagine i due saranno costretti a misurarsi con uomini di potere e tragici ricordi di un passato dimenticato, che inesorabili riaffiorano attraverso le pagine di un diario.
Questi sono alcuni degli avvenimenti di Ras Tafari Diredawa e il fiore reciso di Massimo Mongai, edito dalla Robin edizioni nella splendida collana I Luoghi del delitto.
Si tratta della seconda indagine dell’oramai ex barbone etiope e ancora una volta si resta sorpresi dalla leggerezza e dalla profondità della scrittura di Mongai, il quale crea, fa vivere e da forza a uno dei personaggi più difficili, alternativi, ma anche più riusciti e complessi della letteratura gialla italiana. Ras Tafari è un uomo completo, sfaccettato e problematico, che si muove in una realtà estranea con la consapevolezza e la determinazione di chi ha visto e conosciuto troppe cose.
Il periodare di Mongai è fluido e scorrevole senza mai essere banale o piatto, i suoi dialoghi sono veloci, secchi, sferzanti, le atmosfere cariche di suggestioni (rafforzate dal nobile uso del romanesco).
Nella struttura narrativa le pagine del diario della giovane hostess morta si alternano alle vicende dei protagonisti in un riuscito gioco di specchi. Il tutto mentre gli spettri del passato tornano a popolare la mente di ras Tafari e la verità sull’assassino si avvicina ineluttabile in un finale inquietante e sorprendente.
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