Terzo capitolo della avventure del pittore avventuriero Fulminacci e della sua donna: Beatrice, una bella e intrepida zingara. Lo scrittore Massimo Marcotullio torna in libreria con il romanzo I custodi del Tempio e ci narra queste nuove avventure dei due protagonisti che cercano in ogni modo di evitare che la formula del "fuoco greco" cada nelle mani di Hettin il signore di Algeri.
I precedenti romanzi, pubblicati sempre dalle Edizioni Piemme erano:
Il sangue dello scorpione qui il lettore è trasportato nella Roma del '600 tra zone conosciutissime e popolari come Trastevere e Campo de' Fiori, tra imponenti palazzi dei nobili e gli stretti vicoli del ghetto ebraico e in questa Roma vive il protagonista, è Giovanni Battista Sacchi, detto Fulminacci, irascibile e squattrinato pittore alle prese con un feroce killer, che lui inavvertitamente lo ha raffigurato in un suo quadro e che ora glia da la caccia. In questa fuga verrà aiutato dall'affascinante Beatrice, cartomante e indovina.
Nel secondo romanzo dal titolo Il fabbricante del fuoco, i due protagonisti fuggiti da Roma per sottrarsi alle grinfie dell'Inquisizione, si ritrovano ad Algeri, lei catturata dai pirati e finita nell'harem prima di Hettin agha di Algeri e poi dell'agha di Costantinopoli, mentre Fulminacci cerca in ogni modo di liberarla. I due cercano poi in ogni modo di evitare che il fuoco greco cada nelle mani sbagliate.
In questo nuovo romanzo proseguono le avventure di Fulminacci e della bella Beatrice sempre nel tentativo di impedire il ritrovamento della formula del fuoco greco.
L'autore:
Massimo Marcotullio è nato nel 1955 a Pavia. E' un autore dai molteplici interessi, ha disegnato fumetti, suonato come strumentista in un gruppo di musica popolare e diretto un teatro lirico.
Nel 1977 ha pubblicato un suo primo racconto in Germania e sempre in questo paese sono stati pubblicati altri suoi lavori all'interno di antologie come Bella Italia (1998), Killing him softly (1999) e Pur (2000).
Esordisce nel romanzo giallo con il romanzo La morte e il salumiere (Todaro – 2003), un mistery ben scritto ma di una comicità unica che ha come protagonista Beo Fulminazzi un investigatore privato dal curriculum tutt'altro che irreprensibile che si avvale della collaborazione di Dolly, una bruna mozzafiato innamorata pazza dei salumi, e di Tatù, un gigante muto e affetto da una forma gravissima di agorafobia. A questo romanzo ne segue un secondo dal titolo Il corpo del mondo.
Nel cuore del deserto del Sinai sorge una fortezza inespugnabile, protetta da marchingegni temibili. Infuriava la quarta crociata quando uomini vestiti di bianco con una grande croce rossa sul petto giunsero sulla cima della Montagna della Notte per nascondere un segreto. Una formula antica, che molti credevano perduta. La formula per creare il fuoco greco, l'arma micidiale che per secoli ha permesso a Costantinopoli di tener testa alle armate degli infedeli. Da allora pochi cavalieri, scelti tra i più valorosi dell'Ordine del Tempio, difendono il loro tesoro a qualunque costo. Nessuno ha mai varcato i confini della fortezza senza perdere la vita.
Secoli dopo, nel 1666, l'agha Hettin, signore di Algeri, si mette sulle tracce della formula, con l'aiuto di studiosi ed esperti di cose antiche. Il suo braccio armato, il fanatico predone Al-Raisul e il suo esercito di Sciacalli del deserto sono incaricati di recuperarla. Al loro passaggio la sabbia si fa rosso sangue.
Con il segreto del fuoco greco nelle mani di Hettin, l'Occidente cristiano avrebbe i giorni contati.
Ma qualcosa sconvolge i suoi piani: l’intrepida Beatrice, bellissima zingara catturata dai pirati e ceduta prima all'harem di Hettin e poi a quello del sultano di Costantinopoli, scopre le sue mire e, una volta libera, con l'aiuto del suo uomo Fulminacci e del saggio Melchiorri, decide di trovare la formula prima che cada nelle mani sbagliate.
I custodi del tempio di Massimo Marcotullio (2008, Edizioni Piemme, pagg. 399, euro 18,50)
ISBN 978-88-566-0158-9
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