L’ho fissata tutto il pomeriggio: seduta sotto l’ombrellone, immobile, costumino bianco. Quando mi sono avvicinato per chiederle il nome, mi sono accorto che era morta.

Vengo tutte le mattine a portarti i fiori. Non che mi senta in colpa, è piuttosto una forma di riconoscimento: grazie per essere cascato inavvertitamente dal quarto piano.

 

Dicono che quella villa esista solo di giorno e scompaia di notte. John non ci credeva ed è andato a bussare. Ecco perchè, ora, la sera non torna mai a casa.

 

Un pomeriggio di luglio in un bosco antico, una bambina di spalle. Tra gli alberi, gli occhi gialli di una belva. La bimba si avvicina, si avventa contro la bestia e la lacera ringhiando come un lupo.

Mi sentivo un gabbiano. Ho visto i tetti delle case, le strade come righe grigie, il porto, le barche. Poi la costa sempre più lontana, c’era solo mare. Infine l’aereo si è inabissato nei fondali.