Con un’arma in mano Cecco era sempre il migliore. Infallibile. Una colonna della squadra agonistica. Nessun bersaglio gli resisteva a qualunque distanza fosse posizionato. Vero talento olimpionico.
La sua medaglia d’oro la vinse quando centrò con grande precisione, in mezzo agli occhi, con un solo tiro, sua moglie Clara.
E dopo di lei anche la suocera.
E la cognata.
Era felice di aver superato se stesso, perché non aveva colpito solo sagome di cartone anonime, immobili, bensì dei bersagli in movimento sul prato di casa, urlanti, supplichevoli e conosciuti da quasi trent’anni.
Angelo Marenzana (Alessandria, 1954, scorpione). Laurea in lettere e filosofia conseguita nel 1980 presso l’Università di Genova, una tessera da giornalista pubblicista in tasca dal 1994 e un impiego come funzionario dell’Agenzia delle Dogane (dal 1978 fino al 2000 presso la Dogana di Domodossola, e dal 2000 in poi presso quella di Alessandria). Da sempre impegnato nell’attività giornalistica (direttore responsabile del mensile Rivista Ossolana, della rivista di fumetti Pucianiga, collaboratore di testate locali e nazionali) e nell’organizzazione di eventi e di rassegne cinematografiche, fotografiche e letterarie. Ha indossato anche i panni di Assessore alla Cultura della Provincia del Verbano Cusio Ossola (legando il suo nome alla Fabbrica di Carta, fiera del libro oramai giunta alla sua undicesima edizione). Con l’arrivo del nuovo millennio ha scelto di distaccarsi dai troppi impegni per dedicarsi con maggior determinazione alla scrittura.
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