Fissò con sollievo il tramonto chiuso tra le quinte dei palazzi.
Abbassò poi lo sguardo sulla strada sottostante, dove già parecchi si erano accorti di lui. Poté vedere le macchioline chiare dei loro visi e i movimenti, quasi impercettibili, che facevano; sicuramente lo stavano indicando, se lo indicavano l'uno all'altro.
Notò che le punte delle sue scarpe sporgevano di un bel po' dal cornicione; poi si chiese quanto ci avrebbe messo ad arrivare giù e fece un bel respiro. Chiuse gli occhi e s'irrigidì, pronto a saltare, ma un rumore proveniente dalla sua destra lo costrinse a riaprire gli occhi.
Ci volle qualche secondo prima che riuscisse a mettere a fuoco la figura massiccia di un pompiere che aveva spalancato una finestra e si protendeva sul cornicione.
"Che vuole?" gli chiese rabbioso e contemporaneamente spaventato dal suo possibile intervento.
"Nulla" rispose il pompiere "Solo...solo parlare un po' con lei..."
"Parlare?!" domandò con tono preoccupato.
"Si, parlare" sorrise il pompiere con quella sua bella faccia quadrata.
"E di che?" chiese con un filo di curiosità.
"Ma...della vita, di quanto sia bella viverla, comunque..."
Raggiunse l'asfalto dopo un volo della durata di circa trenta secondi, producendo all'impatto un rumore sordo, uno splosc.
Franco Limardi è nato a Roma. Laureato in filosofia ha fatto lavori diversi, dal libraio al conduttore radiofonico, dall’ufficiale dell’Esercito Italiano all’insegnante, professione che svolge ancora. Nel 1991 si è trasferito in provincia di Viterbo dove vive attualmente.
Per alcuni anni, all’inizio degli ’80, ha fatto parte della redazione della rivista "Cinema Sessanta" e ha partecipato alla realizzazione del volume "La commedia all’italiana: parlano i protagonisti" pubblicato da Gremese.
Ha frequentato i corsi di sceneggiatura tenuti da Leo Benvenuti, Bob MacKee e Maurizio Marmorstein. Ha fatto per qualche anno lo sceneggiatore e ha fatto parte dell’ANAC. Ha scritto un paio di commedie brillanti, andate in scena a Roma nei primi anni ’90, nel circuito amatoriale.
Nel 1999, ha partecipato al "Premio Calvino" con il suo primo romanzo "L’età dell’acqua", che ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria.
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